Il nuovo terzino del Milan, Andrea Conti ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne dell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, parlando della sua nuova esperienza in rossonero: “È il coronamento di un sogno. Io ho voluto il Milan, la prima e per me l’unica squadra che mi ha voluto. Un’occasione importantissima da una grande società. La sua chiamata mi ha fatto onore, anche perché qui al Milan mi hanno voluto più di tutti. La nuova società? Questo fattore è stato importante per la mia scelta. In effetti in questi ultimi anni non è stato il Milan di sempre, ma per me era fondamentale essere protagonista di un progetto così importante: riportare questo club ai vertici del calcio. Per me è una bella sfida, più unica che rara, un’occasione che non accadrà più. Il Milan è il sogno di ogni bambino“.
L’anno scorso Conti è stato il difensore più prolifico d’Europa: “Gli otto gol? Sicuramente sono stato agevolato dal fatto che ho giocato più avanzato, a centrocampo. Tornando alla difesa a 4 non so se riuscirò a ripetermi su questi livelli. Comunque ho una chiara propensione al gioco d’attacco, mi spingo spesso in avanti. Questa è sicuramente la mia principale caratteristica. Non riesco ad essere passivo, preferisco essere aggressivo. Forse molte, troppe volte lo sono anche troppo. Ma questo è il mio modo di giocare.Sono per il pressing offensivo, più da attaccante che da difensore. Ci vuole un fisico bestiale? Io cerco di fare una vita più sana possibile. L’alimentazione non è mai stato un problema. Il mio hobby? Penso che non ci sia meglio del riposo e del relax“.
Il passaggio da Bergamo a Milano non sarà semplice: “Non mi pongo il problema, sono abituato alle pressioni. Non le soffro, sono i miei avversari che devono stare più attenti con me. Nel mio ruolo ho sempre ammirato Dani Alves e Sergio Ramos quando giocava da terzino. Mi sono ispirato, anche perché più vicini alla mia realtà a De Sciglio e Darmian. Li ho sempre seguiti con grande attenzione. Sicuramente devo migliorare nella fase difensiva, nelle diagonali, nella postura del corpo nell’uno contro uno. E poi devo stare più attento quando protesto, quando c’è qualcosa che non mi va bene. Reagisco, non riesco a trattenermi. Devo cercare di non prendere troppe ammonizioni. Gioco semplice, non subisco mai l’iniziativa del mio avversario, mi inserisco spesso alle spalle, sono veloce e molto determinato“.
a quali sono gli obiettivi personali di Conti? “I Mondiali del 2018. Nella passata stagione ero concentrato sull’Europeo Under 21. Adesso voglio conquistare la maglia azzurra prima possibile“.