Dopo la scorpacciata di reti di mercoledì sera in Champions contro l’Arsenal, il Milan si rituffa in campionato per rispondere alla Juventus, che ieri con la vittoria casalinga contro il Catania, è ritornata in vetta alla graduatoria. Con dodici indisponibili, fra cui gente importante come Ibra, Boateng, Nesta e Mexes, Allegri sceglie Maxi Lopez al fianco di Robinho lasciando El Shaarawy inizialmente in panchina. Al “Manuzzi” di fronte c’è un Cesena affamato di punti salvezza che schiera Iaquinta al fianco di Mutu in prima linea.
L’inizio del Diavolo è impressionante. In 10′ tre occasioni nitide per passare in vantaggio. Muntari, Emanuelson ed Ambrosini vanno vicino al gol che non arriva. Ma la squadra di Allegri non si scompone e continua a macinare gioco. Il centrocampo dialoga bene e crea tanto, Muntari all’esordio è positivo e si inserisce pericolosamente, Ambrosini e Nocerino mordono le caviglie e non fanno respirare i romagnoli, Emanuelson corre tanto ed è lucido nell’assistere Robinho, che appare ispirato, e Maxi Lopez che davanti fa il suo sporco lavoro e cerca di far salire la squadra. Poco prima della mezz’ora arriva l’uno-due impressionante che spezza le gambe al Cesena. Prima Thiago Silva lancia un siluro impressionante su punizione che Antonioli non trattiene permettendo a l’ex interista Muntari di realizzare il primo gol all’esordio con la sua nuova maglie. Poi grande azione in contropiede con Emanuelson che trova il jolly da fuori area assistito ottimamente da Robinho. La prima frazione si chiude con i rossoneri in totale controllo del match.
La ripresa si apre con il Cesena che tenta il tutto per tutto per riaprire la partita. I primi 5′ trovano un paio di volte la retroguardia del Milan che si fa sorprendere ma Mutu spreca tutto. Il Diavolo nella seconda frazione non è lo stesso rullo compressore del primo tempo e non poteva essere altrimenti. Robinho realizza il suo terzo gol in quattro giorni su imbeccata centrale di Abate e sembra chiudere i conti. Il Cesena però con Pudil su corta respinta di Bonera batte Abbiati e regala interesse agli ultimi 25′. Van Bommel sostituisce Ambrosini ed El Shaarawy fa rifiatare Robinho. Muntari cala vistosemente rispetto ai primi 45′ , mentre Abate e Mesbah non salgono più. I bianconeri ci credono e impensieriscono un paio di volte Abbiati. Ma il Milan gestisce bene gli ultimi attimi e sfiora di fare poker con El Shaarawy.
Una prova di forza impressionante senza tanta gente fuori che solo a leggere i nomi viene la pelle d’oca. Ma questo Milan formato Champions che tritura il Cesena vince, diverte e convince. Controsorpasso in classifica sulla Juve e l’impressione che i rossoneri stiano in un periodo di forma splendente al di là di chi scenda in campo. Sei undicesimi cambiati rispetto all’Arsenal ma il risultato è sempre lo stesso: Milan padrone del gioco e del campo. Il miglior modo possibile per avvicinarsi al big match contro la Juventus. Una nota a margine: concesso solo il recupero a Pippo Inzaghi, forse un’umiliazione che si poteva evitare per uno che da queste parti ha fatto la storia.