Le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa al termine di Milan-Craiova: “Sono contento per la prestazione offerta dalla squadra, per l’energia che si sta diffondendo tra squadra e tifosi. Hanno voluto dimostrare di voler partecipare ad un nuovo corso e questo mi rende orgoglioso. Deve rendere orgogliose anche la dirigenza e la proprietà che hanno contribuito a creare questo ambiente unico. Alcuni ragazzi mi hanno sorpreso positivamente. Ero un po’ preoccupato oggi perché davanti a 70mila spettatori avere una spina dorsale col portiere un ’99, centrocampista centrale e punta ’98 poteva essere difficile. Mi sono piaciuti anche i nuovi come Musacchio“.
Sulla squadra: “Conta trovare subito l’armonia di squadra e le alchimie. Io un po’ mi sto adoperando e credo che questa squadra possa trovare la sua identità pur con dieci calciatori nuovi perché sono ragazzi molto intelligenti. Penso si possa accelerare la crescita per raggiungere obiettivi… primari“. Sul centravanti atteso dal mercato: “Intanto Cutrone sta crescendo molto, ricordo che l’ho fatto debuttare l’anno scorso in un momento cruciale. Sono contento di quanto lavoro ha fatto la società e sarei già contento se questi giocatori che ho si conoscessero per bene visto che alcuni non hanno nemmeno ancora giocato insieme“.
Sulla preparazione e su Diego Costa: “Non abbiamo fatto una preparazione diversa per questo preliminare, non abbiamo fatto il pieno ma metteremo benzina tutti i giorni. Diego Costa? Di nomi se ne fanno tanti, credo che sia un calciatore di grande temperamento. Mi fermo qui perché di nomi se ne sono fatti tanti, anche giusti. Non scelgo i calciatori, posso dare dei consigli rispetto alle visioni che ho. Io non ho schemi fissi perché sono copiabili e sono già stati inventati tutti“.
Su Niang: “Ha fatto un’ottima partita, capisco che alcuni tifosi possano avere ottima memoria, mi piacerebbe che Niang venisse giudicato per quello che fa in campo. Detto questo, Niang se vuole rimanere qui deve anche accettare fischi leggermente ingenerosi. Sono certo che riuscirà a farli diventare applausi“.