Ginocchio utopico: Montella, Romagnoli e la difesa a tre

Tre o quattro. Un numero, una singola cifra, che potrebbe fare – largamente- la differenza nel Milan versione 2017/2018. Il dubbio, legato a tale considerazione, è su come Vincenzo Montella deciderà di disporre la sua difesa, rafforzata a dismisura dagli arrivi estivi di Leonardo Bonucci e Mateo Pablo Musacchio.

Sliding doors

Un cambiamento globale capace di rivoluzionare l’intero reparto rossonero. Via Paletta, promessosi al Torino dell’ex Siniša Mihajlović, De Sciglio e Vangioni, dentro appunto l’ex Juventus ed il giocatore della Selección, oltre che Conti ed il già decisivo Ricardo Rodriguez. A loro, inoltre, vanno aggiunte le conferme di Zapata, Gustavo Goméz e, soprattutto, Alessio Romagnoli. Un pacchetto di centrali -ben cinque- di tutto rispetto.

Ipotesi

Tale abbondanza, infatti, aveva fatto ipotizzare un possibile passaggio al 3-5-2. Sia per la qualità dei tre possibili titolari, sia per le caratteristiche di molti calciatori della rosa di Montella, sia per la predilezione -fin dai tempi fiorentini- di tale modulo da parte proprio dell’aeroplanino. Abbondanti esperimenti, d’altronde, sono stati fatti nel finale della passata stagione, a testimoniare l’intenzione montelliana, senza contare gli ultimi minuti del preliminare di Europa League qualche giorno fa, nonostante l’assenza di Bonucci e Romagnoli.

Fideiussione e ginocchio

A Craiova, i due difensori azzurri erano assenti per motivazioni totalmente differenti. Il primo non è stato inserito, al pari di Biglia, in lista UEFA per la questione relativa alla fideiussione bancaria relativa al suo acquisto, mentre il secondo si trascina ancora, sin dalla scorsa stagione, gli arcinoti problemi al ginocchio. Che, addirittura, potrebbero fargli saltare le prime – due?- giornate di campionato, oltre al ritorno col Craiova e l’eventuale playoff europeo. Senza contare Spagna-Italia del prossimo 2 settembre. In tal senso, dagli ambienti rossoneri nulla trapela. L’entità dell’infortunio dell’ex Roma e Samp appare tutt’oggi indecifrabile, così come difficile è ipotizzare una data di rientro. Il menisco, intanto, continua a tormentare Alessio, lasciando aperta la temibile pista dell’intervento chirurgico.

Occasione persa

Con un simile scenario, quindi, di difficile realizzazione appare l’utilizzo del tanto decantato 3-5-2: Goméz e Zapata sono, al momento, dei semplici rincalzi, pur godendo di grande stima da parte di Montella. Che, fino al pieno recupero di Romagnoli, dovrebbe continuare ad affidarsi al 4-3-3, con Bonucci e Musacchio come centrali difensivi. Una coppia che, dopo le primissime impressioni, fra Europa League e amichevoli, sembra trovarsi a meraviglia.  Nell’attesa che la difesa a tre da utopia, ginocchia permettendo, diventi possibilità reale.

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