Un’estate così non se la sarebbe immaginata davvero nessuno, nemmeno i più inguaribili sognatori o ottimisti. Il Milan compra, si rinforza oltre ogni più rosea aspettativa, fa innamorare di nuovo i propri tifosi e incute timore ai propri diretti avversari. Chi l’avrebbe mai detto o anche solo minimamente immaginato appena tre mesi fa dopo il tanto sospirato closing? Forse nemmeno quelli che venivano considerati dei pazzi visionari anche dai milanisti stessi. Ed invece eccoci qua a parlare di un mercato faraonico, a sognare ancora due colpi importanti per completare la rosa e addirittura a sentir parlare di un Milan che potrebbe inserirsi per la corsa scudetto. A maggio si conquistava a fatica un preliminare di Europa League, ora si sogna. I dati più importanti e significativi, però, restano i già circa 50mila biglietti venduti per un preliminare di Europa League e una quota complessiva di abbonamenti che si annuncia da record, almeno se consideriamo le ultime stagioni.
La giornata di ieri è stata caratterizzata e monopolizzata dall’attacco durissimo e gratuito del presidente della Roma James Pallotta al mercato rossonero ed alla sua, a suo dire, incosciente proprietà, dalla replica elegantissima e pacata dell’ad milanista, Marco Fassone e dalle scuse del dirigente americano per le dichiarazioni rilasciate qualche ora prima. Una vicenda grottesca che ha dei contorni quantomeno curiosi. Non c’è bisogno di essere tifosi milanisti per capire chi ha fatto bella figura e chi ne esce meglio da questo botta e risposta. Le scuse, non si sa quanto di facciata, costituiscono già una sentenza inequivocabile. Il presidente giallorosso parla usando dei luoghi comuni assai banali e sentiti e risentiti nelle peggiori discussioni da bar dello sport. Non ha elementi precisi e dati certi ed entra nel merito di questioni che non lo riguardano.
La politica adottata dal Milan avrà anche dei lati oscuri e dei retroscena tutti da scoprire, ma per capirne qualcosa in più ci sono già gli organi proposti a fare da garanti per la correttezza del mercato internazionale del calcio e non c’è certo bisogno dei classici “avvocati del diavolo”. Se e quanto saranno state lungimiranti le scelte del nuovo management rossonero lo scopriremo solo nei prossimi mesi. Al momento, anche i meno maligni, possono pensare che se si parla così tanto del nuovo Milan e si cerca di denigrarlo, c’è un timore di fondo tra chi, nemmeno con un Milan così in tono minore, riesce a superare fatturato e fascino rossonero. Fassone, insieme alla sempre impeccabile comunicazione ed immagine curate dall’ottimo Fabio Guadagnini, incassa un’altra vittoria e miete ancora una vittima dopo la vicenda legata al rinnovo di Donnarumma con il buon Raiola.
Onestà, trasparenza, stile e competenza. Nella risposta dell’amministratore delegato del Milan ci sono tutti questi elementi. Pallotta parla di ipotesi, Fassone elenca dati di fatto. Pallotta accusa gratuitamente, Fassone risponde con calma senza uscire mai fuori dalle righe. Pallotta millanta scenari apocalittici, Fassone non perde la calma e rassicura milanisti e non. Le stesse doti di trasparenza e chiarezza che hanno conquistato i tifosi del Milan e che hanno fatto tornare entusiasmo e amore dalle parti di Milanello. Il campo parlerà, ma per adesso il nuovo Milan ha già vinto e gode nel sentire il rumore dei nemici. Qualche mese fa il Diavolo era la copia sbiadita di se stesso, ora torna a far paura e siamo certi che il tifoso rossonero si sta divertendo tantissimo. L’augurio è quello di divertirci per tutto l’anno e di continuare a ribadire che i “cinesi non esistono”.
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