Un lieto fine dal retrogusto amaro: i pro e i contro del rinnovo di Gigio

Dopo un’odissea durata quasi un mese sembra essere calata la parola fine sulla vicenda calcistica di questo inizio estate. Donnarumma avrebbe trovato l’accordo per il rinnovo di contratto con il Milan: 4 anni, non più 5 come si era detto la scorsa settimana, a 6 milioni di euro a stagione. Più un milione a suo fratello Antonio .

Una situazione della quale si è detto tanto, troppo. Si sono messi in mezzo, intellettuali, politici e uomini di sport che hanno commentato tutte le decisioni prese dal classe ’99. Ora che il rinnovo sembra essere stato raggiunto però l’amore tra il portiere e i tifosi rossoneri non sembra più all’apice. Uno strappo forse irrecuperabile, un rapporto tra la tifoseria e quel ragazzo che doveva rappresentare il nuovo simbolo, che si è incrinato. Magari momentaneamente, forse al prossimo miracolo e all’ennesimo rigore parato torneranno i cori per lui ma in questo momento intorno al 99 si percepisce grande diffidenza. Perchè la delusione è stata forte, perché l’ingaggio è altissimo per un ragazzo di 18 anni e sia perché in molti vedono questo rinnovo come la certezza di una cessione l’anno prossimo. E su questo aspetto però, lasciando stare il cuore e le emozioni, è stato un successo per il Milan. Da una possibile partenza a paramento zero a una clausola rescissoria che si dovrebbe aggirare intorno agli 80 milioni. Una cifra mostre per un portiere.

Tanti contro sul piano sportivo, Gigio potrebbe risentire sul campo di questa situazione anche se aver trovato un accordo dovrebbe tranquillizzarlo e altri giocatore, Suso su tutti, potrebbero andare a battere cassa dopo questo giochino al rialzo ottenuto da Raiola per il suo assistito. Insomma, un happy ending dal retrogusto amaro, un finale da dimenticare il più in fretta possibile. Con Donnarumma tra i pali.

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