Grandi investimenti per grandi obiettivi. Dal sesto posto allo scudetto, come successe alla Juventus nel 2012. Come scrive il Corriere dello Sport, l’impresa è ardua, ma di fronte a spese così ingenti, il Milan deve provarci. Perché nemmeno i primi tempi di Berlusconi furono così ambiziosi dal punto di vista economico.
Nel primo anno di Conte alla Juventus, l’allenatore pugliese riuscì ad amalgamare una squadra che fino a quel momento non aveva vinto nulla, estrapolando tutte le migliori qualità di ognuno. Montella avrà il vantaggio di avere a disposizione la squadra, quasi completa, prima di tutti gli altri. Una strategia finalizzata al preliminare di Europa League e non solo.
Ufficialmente l’obiettivo per la prossima stagione è centrare la qualificazione in Champions League, ma forse questo sarà il minimo sindacale da raggiungere per Montella ed i suoi. Tornare nell’Europa che conta sarà fondamentale per garantire quegli introiti necessari per far proseguire il progetto.
Fassone e Mirabelli non sembrano comunque volersi fermare: c’è un playmaker da acquistare, oltre ad un difensore centrale alternativa a Musacchio e Romagnoli (Kjaer), mentre sul fronte attacco la priorità è sempre Nikola Kalinic.