- CARTA D’IDENTITA‘
Si chiama Hakan e di cognome fa Calhanoglu: C all’italiana, H che si aspira. La G non si pronuncia. Nasce a Mannheim, nel Baden-Wurttemberg tedesco. Ma ha evidenti origini turche. Fra Germania e Turchia ha scelto la seconda. E’ alto 178cm, pesa 73kg.
- STORIA CALCISTICA
Impara a giocare nella squadra della sua città: il Waldhof Mannheim (dal 2001). Poi lo prende il Karlsruhe (2009). Qui esordisce da professionista nel 2011, in 2.Bundesliga (la Serie B tedesca). L’anno dopo è già titolare, con i suoi retrocessi. Per tenerselo quelli del Karlsruhe gli porgono la numero 10. Non è roba da tutti, a diciassette anni: lui accetta l’offerta e rimane.
Nel 2013 fa il salto: dalla 3.Liga alla Bundes. Se lo aggiudica l’Amburgo. Esordisce l’11 agosto 2013 contro lo Schalke, finisce 3-3. A fine stagione conta 32 presenze e 11 gol: l’Amburgo centra la salvezza.
Nell’estate 2014 il Leverkusen sborsa quasi 15 milioni, il ragazzo ha un potenziale devastante. In tre anni firma quasi 80 presenze, fa centro 17 volte. Oggi è sbarcato a Milano.
Calhanoglu da twitter @acmilan
- IN CAMPO
Di professione fa il trequartista. Ma è piuttosto polivalente. Può giocare ovunque nel rombo di metà-campo: mezz’ala, mediano, o vertice alto. Anche esterno e seconda punta. E’ rapido fisicamente e mentalmente: da qui la versatilità che lo caratterizza. E’ uno di classe, con mezzi tecnici straordinari. L’assist è fra i piatti forti, più del gol sicuramente. Specialità della casa? Le punizioni. Fra i migliori al mondo in materia: lo paragonano a Juninho Pernambucano.
- I NUMERI
In carriera: 256 presenze, 62 gol, 53 assist. Ultima stagione: 22 presenze, 7 gol, 7 assist. Dal 2013, con un 11 punizioni andate a bersaglio, è il calciatore col maggior numero di punizioni messe a segno.
11 – Dal 2013/14 Hakan Calhanoglu ha segnato 11 gol su calcio di punizione in Bundesliga, almeno 5 più di ogni altro giocatore. Cecchino.
— OptaPaolo (@OptaPaolo) July 1, 2017
- PILLOLE DI HAKAN
Nel 2013, prima di Turchia-Olanda, il turco Tore invita degli amici in albergo: questi puntano una pistola alla testa di Toprak e Calhanoglu. I due, terrorizzati, non rispondo alle convocazioni della Nazionale per parecchio tempo.
Nel 2014 Hakan chiede pubblicamente la cessione dall’Amburgo. Minacciato di morte, non si presenta in ritiro: si dichiara depresso per gli insulti dei tifosi, con tanto di certificazione firmata da una nota psicologa. Poi cambia numero di telefono e si rende totalmente non rintracciabile dalla società. Risultato: lo vendono al Leverkusen.
Hakan Calhanoglu? L’ex calciatore Michél Mazingu-Dinzey lo definisce così: “Di idioti nel calcio ce ne sono molti, ma lui li batte tutti. Il suo 10 probabilmente rappresenta il suo QI”.
Twitter: @loreDelPapa