Alle ore 15.00 di domenica, a San Siro, il Milan scenderà in campo contro il Palermo di Diego Lopez. I rosanero sono una squadra nel complesso fragile, occupano la penultima posizione della classifica, sono reduci da quattro sconfitte consecutive e, specie sul lungo andare, manifestano spesso problemi relativi alla tenuta fisica e tattica. Tuttavia, contro gli uomini di Montella, i siciliani, giunti all’ultima chiamata della loro stagione, potrebbero fare il possibile per rialzare la testa e offrire una prestazione caratterizzata da grinta, intensità, carattere e voglia di riscatto.
Punti di forza: le due punte.
Per lo meno sulla carta, le due armi in più a disposizione di Diego Lopez, in questa disperata lotta per la sopravvivenza, sono Alessandro Diamanti e Ilija Nestorovski. Mentre il primo è un trequartista tecnico ed esperto, abile nel servire palle gol, costruire azioni e muoversi tra le linee, il macedone è un centravanti prolifico e pericoloso che, nel campionato in corso, ha realizzato 10 gol in 28 partite. Ecco allora che, qualora il Palermo svolgesse a dovere la fase difensiva, riuscisse a chiudersi e a ripartire al meglio, Diamanti e Nestorovski potrebbero disputare una buona prova e risultare pericolosi sotto ogni aspetto.
Punti deboli: il centrocampo centrale; la retroguardia.
Le principali lacune del Palermo, che al momento è la seconda peggior difesa della Serie A, sono la linea mediana e il pacchetto arretrato. Nel cuore del terreno di gioco, i centrocampisti rosanero faticano a evidenziare un rendimento costante e convincente, non alternano a dovere le due fasi, non risultano concreti ed efficaci nei momenti decisivi, non interdicono con regolarità e concedono spazi. Il tutto mentre i tre centrali difensivi presentano problemi relativi alla mobilità nello stretto e al senso del gioco e, se messi sotto pressione, rischiano di perdere la bussola con troppa facilità e di commettere gravi errori.
Giocatore chiave: Alessandro Diamanti.
Fantasista dotato di estro, qualità tecniche, personalità e doti balistiche, il trequartista originario di Prato è l’unico rosanero capace di cambiare volto alla partita e di mettere in difficoltà il Milan. Dalle sue giocate, specie se venisse sostenuto da una fase di copertura soddisfacente, potrebbe dipendere l’economia della compagine di Diego Lopez.