Queste le dichiarazioni rilasciate, a margine di un evento di Fondazione Milan, da Mattia De Sciglio: “Noi speravamo nella sconfitta dell’Inter. In ogni caso, più che guardare loro, guardiamo la classifica e cerchiamo di entrare in Europa, che è il nostro obiettivo. Dovremo fare il massimo, poi, tireremo le somme. Credo siano stati fatti progressi, rispetto alla scorsa stagione, anche nel girone d’andata, contro le piccole, siamo riusciti a fare buone prestazioni o a raggiungere i punti. Rimangono poche partite, per centrare l’accesso all’Europa, e lottiamo contro squadre forti e che hanno il nostro stesso obiettivo. Dovremo avere più voglia di loro e sfruttare qualche passo falso“.
E ancora: “Le partite contro Inter, Roma e Atalanta, che sono scontri diretti, si preparano da sole. Gare come quelle contro Empoli, Crotone e Palermo sono invece più difficili, bisogna prepararsi bene a livello mentale: il rischio è avere cali di prestazione. La sfida dell’Adriatico? Ci aspettavamo anche noi un Milan diverso, abbiamo analizzato la partita: probabilmente, a mio avviso, è stata più una questione mentale. Avremmo dovuto fare tre punti, per non perdere terreno, abbiamo iniziato male e siamo andati in crescendo. Tuttavia, è chiaro che, contro queste squadre, quando la partita si mette in un certo modo, ribaltare il risultato diventa difficile. La settimana relativa al closing e al derby? Noi, sinceramente, non ci pensiamo più di tanto, stiamo pensando, prima di tutto, alla partita di domenica, contro il Palermo, perché sarà difficile, soprattutto, dopo il pari di Pescara. Per continuare la corsa all’Europa, dobbiamo vincere. Una volta superata la partita con il Palermo, penseremo al derby e vedremo quello che accadrà alla società”.
Sul suo futuro: “Sono serenissimo. Sto pensando al calcio, a questa maglia, e a onorare la fascia da capitano. Ho ancora un anno di contratto come altri compagni, le persone che lavorano per me mi han detto che c’è poco da dire: quando sarà il momento più opportuno, anche in base a quello che accadrà in società, il mio entourage parlerà con la società per valutare il da farsi. C’è poco da dire, perché non ci si è trovati a parlarne, ora sono serenissimo. La fascia di capitano? Ha un grande peso, soprattutto con la maglia del Milan, ed una grande importanza, pensando ai giocatori che l’hanno già indossata. Poterla indossare in questo momento, in cui mancano Montolivo e Abate, che sono capitano e vice, è sicuramente un piacere. Sto cercando di onorarla al meglio, in questo rush finale, per noi importantissimo. Per la corsa all’Europa, che è il nostro obiettivo, abbiamo otto partite fondamentali“.