Si attendeva ieri la terza caparra di 100 milioni che Sine-Europe Sports avrebbe dovuto versare per ottenere la nuova proroga. E invece? Invece ancora niente: anche ieri nulla di fatto. Ci sarà tempo fino a inizio settimana – scrive il Corriere dello Sport – per perfezionare l’operazione. Non appena (fra lunedì e martedì) giungeranno nelle casse di Fininvest i milioni di SES, la proroga sarà ufficializzata. A quando? Circa a metà aprile, il terzo tentativo di closing sarebbe previsto per il 14.
Chi vuole acquisire il Milan si chiama Yonghong Li e pare evidente che da solo non possa concludere alcuna operazione: prova ne sono i primi due rinvii del closing per mancanza di fondi. Il tutto, peraltro, sembra difficile da sbloccare. Infatti, secondo la Banca centrale cinese, l’operazione finanziaria non è sostenuta dalle autorità di Pechino, che sarebbero fondamentali in termini di sostegno economico.
Il governatore della Banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan è intervenuto così a proposito degli investimenti in terra straniera: “Alcuni soggetti hanno investito all’estero alla cieca e di fretta. Certi investimenti all’estero non erano in linea con le nostre politiche e non hanno portato un tangibile guadagno per la Cina. Così penso che sia stato normale regolare questo aspetto. Gli investimenti che non rispettano le politiche industriali nazionali, come quelli nello sport e nell’intrattenimento, non fanno bene alla Cina ma creano malumori all’estero”.
In sostanza, l’impegno economico di società cinesi in club europei ammonta a oltre 2 miliardi di dollari. Ciò ha destato parecchia preoccupazione al Governo di Pechino che risulta di fatto contrario all’acquisizione del club rossonero. Un ostacolo in più, all’interno di una vicenda che appare ogni giorno di maggiore complessità.