Locatelli e la Juve un girone dopo: dal missile a Buffon alla panchina allo Stadium?

Esattamente un girone fa demoliva la Juventus superando un totem come Buffon con missile terra-aria di destro che andò ad infilarsi nel sette e mandando in visibilio un San Sito gremito. Il tutto, dopo che due settimane prima aveva realizzato un altro grandissimo gol contro il Sassuolo. Era quello il momento apicale della stagione di Manuel Locatelli, cresciuto nel vivaio e catapultato da titolare nel “calcio dei grandi” dopo l’infortunio di capitan Riccardo Montolivo.

Eppure venerdì, nel ritorno del big match contro i bianconeri, il giovane centrocampista rischia seriamente di sedersi in panchina e lasciare nuovamente spazio davanti la difesa a Josè Sosa, in netta crescita nelle ultime settimane, con Juraj Kucka alla sua destra. Purtroppo, come evidenzia oggi Tuttosport, negli ultimi mesi i piccoli difetti che Locatelli riusciva a mascherare con ottime prestazioni, sono andati via via accentuandosi, fino ad arrivare alla serata probabilmente più difficile della sua stagione, guarda caso sempre contro la Juve: nei quarti di finale di Coppa Italia, Manuel si fa ingenuamente espellere un minuto dopo che Bacca aveva accorciato le distanze e quando l’inerzia era tutta dalla parte dei rossoneri.

Da quel rosso, nelle sette partite successive, Locatelli ne ha giocata solo una dall’inizio alla fine, ad Udine contro i bianconeri di Delneri. Poi tante panchine ed al massimo qualche subentro a gara in corsa; cosa che dovrebbe accadere anche allo Juventus Stadium tra tre giorni. Del resto, mister Vincenzo Montella lo ha chiaramente detto qualche settimana fa: il percorso di crescita di un giocatore così giovane passa anche dalle panchine e dalla capacità di farsi trovare pronto anche per pochi spezzoni di gara. Locatelli apprende e si prepara ad essere decisivo per il Milan, del presente e del futuro.

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