Montella a Milan TV: “Donnarumma non ha più nessun alibi. Dove mi vedo alle 1000 panchine? Al Milan. Su Ranieri…”

Queste le dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Montella a Milan TV, prima della conferenza stampa di vigilia di Sassuolo-Milan a Milanello.

Esonero Ranieri? Il calcio è così, ho letto tante cose giuste. Di immortale rimane il lavoro e la storia fatta da Ranieri nella scorsa stagione, credo rimanga irripetibile per i prossimi 100 anni. Una favola grandiosa, meritata, poi nel calcio tutto è labile, tutto cambia. Una favola ancora più bella perché era il suo primo vero grande successo. Dobbiamo accettare, talvolta, le ingiustizie. Non credo alla riconoscenza nel calcio ma nemmeno la pretendo, perché vieni valutato per quello che fai nel presente, non nel passato. Ranieri è un esempio, rimarrà immortale: ha dimostrato che nel calcio non sempre vince il migliore. Ha alimentato i sogni di tutti quelli che amano il calcio. La cena? L’avevo promessa, l’ho offerta io dopo quella di Bacca. Abbiamo cambiato il menù, dalla carne al pesce, la prossima la offrirà il preparatore ma se perderemo si mangerà verdura (ride)… Donnarumma? Ancora non l’ho visto stamattina. Fortunatamente diventa maggiorenne, ma uomo lo era già: d’ora in poi non avrà più nessun alibi. Giusto che si trovi sempre qualcosa che possa andar meglio. In questo momento della stagione i risultati contano di più, con la Fiorentina ho fatto una scelta nella ripresa per me obbligata, per negare la loro profondità: nel primo tempo poteva segnare più gol, nel secondo non abbiamo quasi subito tiri in porta quando abbiamo aggiunto un difensore. Conta il risultato, al Milan conta anche giocar bene e vincere: se alcune scelte ci permettono di vincere, si fanno. Sarebbe la prima vittoria del Milan di Berlusconi in casa del Sassuolo? Speriamo di invertire la tendenza giusto in tempo, è ora: il Sassuolo gioca veramente bene, complimenti a loro, e con noi sembra si esaltino sempre. La formazione, a questo punto della stagione, va in campo per renderlo al meglio come gruppo. Ancelotti raggiunge 1000 panchine, io dove mi vedo alla millesima? Al Milan (ride)… E’ stato uno dei miei primi esempi, l’ho seguito quando allenava il Chelsea ed è stato di una gentilezza disarmante“.

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