Il Milan non sbaglia. E prosegue, dopo la “rinascita” di Bologna, la corsa verso l’Europa League. I giorni – probabilmente e finalmente decisivi – del closing stanno portando bene ai colori rossoneri: nello scontro diretto tra il Diavolo e la Fiorentina, cruciale per restare aggrappati all’ultimo treno europeo, l’hanno spuntata proprio Abate e compagni, bravi a piegare i pericolosi viola di Sousa. Un primo tempo vivo e piacevole, una ripresa più accorta e prudente, tre punti pesantissimi per la classifica e per il morale: Montella ha firmato una vittoria vitale per le ambizioni milaniste, rispondendo sul campo alle critiche e alle chiacchiere sul proprio futuro.
Milan-Fiorentina poteva essere considerata alla stregua di una finale. Entrambe staccate di 6-7 punti dall’ultimo piazzamento Europa League ed entrambe costrette a non fallire: vincere, e rispondere alle vittorie di tutte le avversarie, era un imperativo categorico. Ma la partita, nonostante l’alta e delicata posta in palio, è piacevole da subito, aperta agli attacchi e ai contrattacchi delle squadre. A sbloccarla è un’inzuccata di Kucka, “pareggiata” dopo appena 3 minuti da Kalinic, prima del definitivo 2-1 di Deulofeu: una rete da gran talento, mix di classe, tecnica e freddezza, che fissa il risultato finale già alla mezz’ora del primo tempo. La ripresa è infatti meno emozionante – Montella era deciso a difendere con tenacia una vittoria imprescindibile, tanto da chiudere il match con una sorta di 5-4-1 – ma poco conta: l’Aeroplanino centra i tre punti e si aggiudica lo spareggio contro la sua ex.
Insomma: il Milan è ancora vivo. E continua a lottare per un piazzamento Europa League, nonostante il passo spedito delle avversarie e i tanti infortuni che hanno colpito alcuni titolarissimi e decimato la rosa. Il colpaccio di Montella è stato uscire trionfante dal trittico Bologna, Lazio e Fiorentina: i 7 punti raccimolati sono ossigeno in un momento di estrema difficoltà. Merito, anche, del solido (e solito) Paletta e un Deulofeu sempre più decisivo per le sorti rossonere: le assenze di due big fondamentali come Romagnoli e Bonaventura, ieri, hanno pesato relativamente. Nella sfiga del ko di Jack, come si usa dire, Galliani ha avuto la fortuna (e un pizzico di bravura) di pescare un “jolly” come l’ex Barça. E stavolta si può tornare a casa sereni nonostante qualche episodio controverso: il Diavolo è stato più forte della sfortuna e di eventuali torti arbitrali.