La settimana dei miracoli. L’epica vittoria di Bologna, arrivata agli scampoli del match, in 9 uomini e in condizioni di piena emergenza, ha trovato un degno seguito in Lazio-Milan: il sequel è meno eroico del precedente, non sarà tramandato ai posteri come l’epopeico trionfo del Dall’Ara, ma è ugualmente pesante per la classifica e per gli obiettivi rossoneri. Il Diavolo soffre tremendamente e rischia di imbarcare, si salva con i miracoli di Donnarumma ma va sotto solo su rigore (molto dubbio, ndr) e poi rinasce ancora al fotofinish, premiato da un guizzo da campione di Suso a 5 minuti dal termine. La Lazio gioca meglio e crea di più, ma non punge nel Monday Night di giornata: l’1-1 è un ottimo risultato, oro colato per Abate e compagni.
Un punto prezioso e “pesante come un film di Fassbinder”, citando il celebre cronista rossonero Carlo Pellegatti; un pareggio che premia il Milan e punisce una Lazio bella ma leziosa, incapace di concretizzare il gioco, le tante palle gol e un evidente mismatch sulle fasce; un 1-1 positivo per i rossoneri, ma figlio di un altro controverso e sfavorevole episodio arbitrale. Il rigore di Biglia, rivisto alla moviola, pare decisamente generoso, se non addirittura inesistente: lo cerca e lo trova Immobile, con l’astuzia del centravanti consumato, lo assegna una sestina arbitrale poco attenta. E pur essendo evidente che i montelliani, spossati dalle fatiche felsinee e decimati da infortuni e squalifiche, non abbiano brillato, è altrettanto vero che hanno “tenuto botta”, subendo rete solo su penalty. Merito di una ritrovata tenuta difensiva? No, di un fenomeno di 17 anni di nome Gigio Donnarumma, tornato deus ex machina rossonero per zittire le critiche cialtrone e pretestuose che gli erano arrivate negli ultimi tempi.
A Milanello e dintorni, il day after di Lazio-Milan è un pacato mix di sollievo e soddisfazione. La settimana di Serie A, iniziata mercoledì a Bologna e conclusasi lunedì a Roma, è andata oltre le attese: la doppia trasferta ha portato in dote 4 punti insperati, ma cruciali per restare aggrappati al treno Europa League. In attesa di chiudere – domenica a San Siro c’è Milan-Fiorentina – un trittico che dirà molto sulle ambizioni stagionali: fare ancora risultato, e dunque rimanere in scia alle avversarie, sarà la chiave per sperare di rimontare più avanti, quando il calendario sarà più clemente. Più forti degli infortuni, più forti dei pettegolezzi societari, più forti degli episodi avversi: il Diavolo dovrà riuscirci, consapevole che il proprio debito con i torti arbitrali si sta allargando sempre più. E che, se la sorte tornerà a sorridere, potranno (e dovranno) arrivare tempi migliori.