Domani sera, in occasione del recupero della diciottesima giornata di campionato, il Milan farà tappa al Renato Dall’Ara di Bologna. Gli uomini di Roberto Donadoni, che sono reduci dalla pesante sconfitta interna contro il Napoli e che al momento occupano la quattordicesima posizione della classifica, con tredici lunghezze di vantaggio dalla zona retrocessione, vorranno di certo riscattare la pessima prova di sabato sera e faranno il possibile per mettere in scena le loro armi migliori.
Punti di forza: il centrocampo; parte dell’attacco.
I felsinei presentano una mediana di tutto rispetto. Mentre Dzemaili è un corridore abile in fase di recupero palla, dinamico e bravo negli inserimenti, Nagy è un incontrista rapido, aggressivo ed efficace in interdizione. Il tutto mentre Viviani, rientrato dal turno di squalifica, è in grado di abbinare al meglio qualità e quantità. Bene anche la corsia di sinistra, dove l’esperto Torosidis sa ben contenere e, quando possibile, è capace di proiettarsi in avanti. Ma non finisce qui. In avanti, la compagine emiliana può contare su Verdi, fantasista dotato di fosforo e tecnica, e su Mattia Destro che, sebbene stia offrendo un rendimento nel complesso altalenante, avrà tanta voglia di riscatto e cercherà di mostrare il suo ottimo senso del gol.
Punti deboli: la fascia destra; uno tra i due difensori centrali.
In molte circostanze, la fascia destra del Bologna risulta fragile e superabile. Mentre Krejci non sempre ripiega, Masina fatica ad alternare le due fasi e, se puntato, rischia di andare in difficoltà. Ecco allora che, in quella zona del terreno di gioco, il Milan potrebbe trovare spazi, risultare pericoloso e colpire. Meglio non va al centro dove, nonostante Maietta offra un rendimento nel complesso soddisfacente, Oikonomou è discontinuo e ha problemi in merito alla rapidità nello stretto e al senso della posizione. Di conseguenza, se non venisse ben protetta dal centrocampo per l’intero arco di gara, la retroguardia dei rossoblù potrebbe andare in netta difficoltà.
Giocatore chiave: Blerim Dzemaili.
Interno di centrocampo mobile, aggressivo e versatile, bravo nei contrasti, in possesso di una buona corsa e propenso alle incursioni nelle aree avversarie, specie qualora stesse attento in fase di interdizione e all’equilibrio della squadra, il macedone potrebbe rappresentare l’arma in più a disposizione di Donadoni: con i suoi movimenti senza palla, infatti, potrebbe risultare pericoloso con continuità.