Miglioramenti sì, ma solo sulla carta. Con la Samp l’occasione per mostrarli in campo

Inviato a Milanello

Una vigilia diversa dal solito quella vissuta a Milanello. Tra il diluvio abbattutosi sui campi di Carnago ed il possibile (poi annullato) arrivo del presidente Berlusconi, si respira un’aria inusuale, quell’atmosfera diversa che elettrizza l’intero ambiente. Spogliatoio chiamato ad un’immediata reazione, dopo il colpevole inciampo di Udine. Il nome del patron rossonero fa capolino anche durante la conferenza del tecnico campano, ma la concentrazione sta tutta sulla Sampdoria, “squadra con equilibrio e ben costruita“.

Contro la Doria, il Diavolo non può più sbagliare. Grazie al turno di dormita generale delle altre, i tre punti persi in Friuli pesano meno, con il treno europeo ancora largamente a portata della compagine meneghina. Ma la stagione dei regali è finita, almeno questo è quello che si augura Vincenzo Montella nel corso della chiacchierata con i giornalisti presenti. I numeri delle ultime settimane però non minano la serenità dell’ex Fiorentina e Samp stessa, che si è detto: “indubbiamente tranquillo. Non è il momento più difficile da quando alleno il Milan, era più complicato questo preciso momento all’andata perché avevo meno certezze“.

Sicurezza basata sulle statistiche e sui dati forniti dall’analisi delle sfide. Se i punti stentano ad arrivare, la squadra, per bocca del mister, è migliorata in ogni singolo ambito possibile, dal possesso palla fino alla pericolosità offensiva. Montella gonfia il petto fiero: “Non penso si possa imputare molto alla squadra per il recente andamento negativo. Abbiamo delle colpe, il risultato viene prima di tutto però siamo cresciuti come pericolosità, nel possesso palla, nel numero dei passaggi, di tiri in porta, dei cross, concediamo meno, abbiamo un baricentro più alto, siamo molto più compatti. Sono dati oggettivi. Se qualcuno mi convince che senza questi numeri si vincerebbero le partite, tornerei indietro. Invece devo ridare convinzione alla squadre e rimanere sereno”. Ma si sa, i numeri raccontano solo una parte della verità, l’altra metà raffigura un Milan in estrema necessità di punti in questo periodo nero a livello sportivo. Perché il calcio “sarà anche illogico“, ma domani a San Siro un solo risultato potrà far sorridere nuovamente l’intero ambiente rossonero.

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