È stata una settimana contrassegnata soprattutto dalle mosse di mercato in entrata quella che sta per volgere al termine. Al centro di ogni ragionamento è stato il reparto offensivo, anche se i continui infortuni impongono un immediato intervento soprattutto nel reparto centrale del campo.
Per quanto riguarda l’attacco, è giunta al termine, con un risultato positivo, il lungo tira e molla della società di via Turati in merito all’affare Maxi Lopez. Il biondo attaccante argentino è stato ufficializzato, infatti, nel corso della giornata di venerdì e siederà subito in panchina nella sfida casalinga di stasera contro il Cagliari. Un acquisto che è dipeso per troppo tempo dalla questione Tevez, ma che alla fine si è concluso con l’arrivo della punta ex Catania. Un affare assolutamente positivo, considerando che Maxi Lopez può rivelarsi un ottimo vice-Ibra e, soprattutto, è abile e arruolabile sin da subito. IN RIALZO.
Diversa, completamente diversa, pur essendo totalmente legata al primo affare, la questione inerente il mancato arrivo di Carlitos Tevez alla corte del Diavolo. La giornata di venerdì, infatti, ha segnato l’arrivo di Maxi Lopez proprio perché è saltato l’affare Tevez, che Galliani ha provato a portare a compimento fino all’ultimo. Divergenze inerenti, ancora una volta, le modalità del pagamento, hanno fatto saltare il tutto, spianando la strada all’attaccante ormai ex Catania. Una trattativa che, però, non può dirsi del tutto conclusa, perché l’amministratore delegato rossonero è fermamente intenzionato a sferrare, negli ultimi due giorni di mercato, l’attacco decisivo. Una trattativa che al momento, tuttavia, sembra ben lontana dalla riuscita. IN RIBASSO.
Ma, come detto in apertura dell’articolo, la zona del rettangolo verde che ha bisogno di interventi immediati è indubbiamente il centrocampo, falcidiato dagli infortuni. L’ultimo in ordine di tempo quello che terrà Merkel fuori dal campo per circa quaranta giorni. Il giovane tedesco andrà a tenere compagnia, in un’infermeria raramente così affollata, ai compagni di reparto Aquilani, Boateng, Flamini e Gattuso. È quindi scontato che bisogna urgentemente intervenire in un mercato al quale mai come ora l’appellativo “di riparazione” calza così a pennello. Diversi i nomi circolati in questi giorni. Il più papabile è quello del ghanese dell’Inter Sulley Muntari, ma anche la sempre verde pista Montolivo e quelle che portano a Guarin del Porto e Palombo della Samp non sono da sottovalutare. Una cosa è certa. Il centrocampo rossonero non può rimanere allo status quo. IN RIBASSO.
Ma la settimana milanista non è stata soltanto caratterizzata dagli affari di mercato. Giovedì, infatti, la formazione di Allegri, battendo la Lazio per 3-1, si è assicurata il passaggio alla semifinale di Coppa Italia, dove troverà, in una doppia sfida che promette scintille, l’acerrima rivale di quest’anno, l’imbattuta Juventus di Antonio Conte. Un risultato estremamente positivo per il Milan, che dimostra come l’interesse sia quello di mantenere assolutamente aperti tutti i fronti, per cercare di raggiungere tutti gli obiettivi possibili. Perché siamo pur sempre il Milan. IN RIALZO.