De Sciglio-Juve e il solito tormentone: è ora di decidere

In casa Milan, ormai da un paio d’anni, in ogni sessione di mercato, ritorna prepotentemente un tormentone riguardante un suo giocatore. Parliamo di De Sciglio e dell’ormai inevitabile interesse della Juventus. Le voci che danno Evra di ritorno a Manchester, sponda United, hannde-sciglio-dani-alves-smo di fatto riacceso le voci di un nuovo avvicinamento bianconero verso il terzino rossonero.

Così come in estate la voglia dei dirigenti juventini è rimasta intatta, Allegri stima molto De Sciglio e lo vorrebbe portare a Torino per rilanciarlo. Ad agosto però la situazione dalle parti di Milanello era all’opposto di quella odierna. La squadra era sfiduciata, l’ambiente logorato dall’ennesima stagione fallimentare e il numero 2 arrivava da un ottimo europeo ma con il Milan le prestazioni erano state aride, senza fiammate o squilli che invece si erano intravisti in azzurro, tanto che i tifosi del Diavolo non sarebbero scesi in piazza per protestare se si fosse concretizzata la cessione. Nulla di tutto questo però portò a un trasferimento del classe ’92 che con Montella si è rivitalizzato, ha conquistato un posto da titolare e nelle gerarchie appare saldamente davanti ad Antonelli.

Doha però ha stravolto gli scenari e ha cambiato le prospettive. Tra il gruppo rossonero è tornato il sorriso, le aspettative si sono rialzate e le motivazioni sono tornate a essere da grande club, in attesa dei cinesi. La Juventus resta forse inarrivabile ma ora lasciare questo Milan non è più un passo da fare a cuor leggero e la conquista della Supercoppa (dove tra l’altro De Scgilio ha fatto molto bene) potrebbe essere il trampolino giusto per riattivare le consapevolezze perdute. Le scuse e le chiacchiere stanno a zero, la società rossonera ha più volte ribadito l’incedibilità di DeSci, a meno di offerte folli e incalcolabili. E’ arrivato il momento che lo stesso giocatore dica in maniera netta e decisa cosa vuol fare da grande. Per sapere se esiste la possibilità di trattare o se si può mettere la parola fine a questo infinito e ciclico tormentone di mercato.

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