Tra 72 ore circa il Milan tornerà in campo per riprendere il suo discorso con il Campionato di Serie A, dopo la sosta natalizia e il rinvio della sfida di Bologna. Il morale è alle stelle in virtù della conquista della Supercoppa Italiana ai danni della Juventus, proprio nell’ultimo match ufficiale del 2016. Domenica, a San Siro alle 18, si ricomincia dal Cagliari e si ricomincia da un tour de force che vedrà i rossoneri impegnati in gare ufficiali per tre volte in appena otto giorni. Senza Coppe europee da un po’ di anni, non è più un’abitudine e, tanti impegni ravvicinati, devono essere approcciati nel migliore dei modi. L’abbuffata delle feste natalizie e della gioia per la vittoria dell’ultimo trofeo durante l’era Berlusconi, deve essere smaltita e messa da parte al più presto, già contro il Cagliari.
Subito dopo i sardi, infatti, il Milan si troverà a dover affrontare per ben due volte il Torino dell’ex Sinisa Mihajlovic, prima a San Siro, giovedì 12 in Coppa Italia e poi all’Olimpico di Torino, lunedì 16 in campionato. Due gare compicatissime, ma fondamentali per il proseguio della stagione. Due gare che anticipano la sfida decisiva di San Siro contro il Napoli in Campionato. Andiamo però con ordine. Come detto, infatti, tra circa una settimana il Diavolo esordirà nella Coppa nazionale contro i granata. Una sfida difficile, ma che sarà importantissimo vincere per poi avere, con ogni probabilità, la possibilità di incontrare la Juventus allo Stadium, ai quarti di finale. Un calendario tutt’altro che semplice, quindi, a differenza della passata stagione.
Il Milan, però, ha il dovere di crederci e di provarci ad arrivare fino in fondo, per tante ragioni. Premesso che il Campionato, anche in virtù dell’attuale ottima posizione in classifica, assume contorni molto più importanti e prioritari, nell’ennesima stagione senza coppe europee da disputare, la Coppa Italia diventa ancora più importante e ti dà la possibilità di aggiungere altri successi nella bacheca, così come accaduto il 23 dicembre scorso a Doha. Ma, non solo. La maggior parte dei calciatori rossoneri, attualmente in rosa, era in campo o in panchina il 21 maggio scorso a Roma, quando, solo ai supplementari, i rossoneri si sono dovuti arrendere in Finale alla ben più quotata Juventus. Un motivo in più, quindi, per sognare una rivincita e per portare avanti un discorso legato alla Coppa nazionale.