In occasione di Juventus-Milan, che questa sera assegnerà la Supercoppa Italiana, La Gazzetta dello Sport ha intervistato un grande ex di entrambe le squadre, Gianluca Zambrotta, vincitore di questo trofeo sia coi bianconeri nel 2003 sia coi rossoneri otto anni dopo, il quale non a caso ha rivelato: “Juventus e Milan sono state le tappe più importanti della mia carriera. Alla Juve sono diventato grande, al Milan mi sono completato. Sono due grandi famiglie che mi hanno regalato emozioni forti e per me sarebbe un pò difficile sceglierne una. Comunque mi immagino una partita bella e aperta, che può finire in qualsiasi modo. Uomini partita? Per la Juve Buffon ed Higuain, che inventa gol pazzeschi; per il Milan Donnarumma e Bonaventura, che può sparigliare le carte, ma occhio anche a Suso che può dare molto fastidio“.
Capitolo allenatori: “Montella è l’uomo in più per il Milan, sta facendo un ottimo lavoro e non facile all’interno di un progetto importante. Allegri? Sono contento per quello che ha fatto ed ottenuto, la sue Juve è migliorata molto anche in Europa, si è rinforzata ed ha ottime possibilità di arrivare in fondo alla Champions“.
La conclusione è sul momento attuale del Milan fuori dal campo, coi trofei che mancano dal 2011 e Berlusconi che sta per passare la mano: “Sinceramente era difficile pensare che il Milan avrebbe incontrato tutte queste difficoltà negli ultimi anni. L’addio simultaneo della vecchia guardia può essere stata una causa perchè sono mancati i punti di riferimento. Ora il progetto giovani è bellissimo, ma per portarlo avanti servono tempo e soprattutto delle guide che li facciano crescere. Un Milan senza Berlusconi e Galliani non mi sembrerebbe nemmeno il Milan. E’ qualcosa che mi dispiace molto, ma purtroppo occorre far fronte alle esigenze economiche“.