Il Milan parte per la Supercoppa di Doha con la consapevolezza di aver compiuto fin qui un cammino praticamente inimmaginabile in campionato. Per questo motivo, la condizione dei rossoneri è ben diversa da quella dello scorso maggio quando si giocarono a Roma la finale di Coppa Italia, sempre contro la Juventus. Oggi, come analizza la Gazzetta dello Sport, la squadra di Montella si presenta bene, capace di uscire fuori nella ripresa, facendo girare bene le gambe. A livello mentale, invece, il Milan potrebbe risentire del solo punto raccolto nelle ultime due gare contro Roma e Atalanta, anche se l’autostima resta a buoni livelli.
Il punto di forza? Sicuramente le reti realizzate nel secondo tempo (19 contro 8 nel primo tempo), segno di come i rossoneri siano capaci di colpire quando gli avversari iniziano ad appannarsi. Per contro, la discontinuità della squadra resta il tallone d’Achille. Ma c’è Vincenzo Montella, uomo in più di questi mesi, capace di ridare convinzione al gruppo e infondere un approccio perfetto.
L’uomo in più è sempre Giacomo Bonaventura, in grado di infilarsi tra le linee e scardinare le geometrie degli avversari, mentre la sorpresa potrebbe essere Andrea Bertolacci, particolarmente in palla da quando è tornato in campo nel match dell’Olimpico contro la Roma. Certo, mancherà un po’ di esperienza per affrontare partite del genere contro una Juve sicuramente più abituata alla tensione. Infine, ci sono i ballottaggi da risolvere: sulla sinistra in attacco Bonaventura la spunta su M’Baye Niang oppure il francese potrebbe giocare titolare con Jack in mediana e Bertolacci in panchina. In difesa, invece, occhio a Luca Antonelli, reduce da una buona prova contro l’Atalanta.