La voce più autorevole ha iscritto il Milan alla corsa per Caldara. Qualche settimana fa, svela La Gazzetta dello Sport, Silvio Berlusconi ha chiamato Antonio Percassi per chiedergli di aspettare prima di vendere il suo difensore; lo stesso discorso vale per Gagliardini.
La mossa del presidente rossonero, che in prospettiva cinesi dovrebbe rimanere onorario, è in linea con il suo progetto di dare alla squadra di Montella un avvenire tutto giovane e italiano. I due talenti nerazzurri, dunque, sarebbero perfetti e centrali in un contesto che ha già visto la nascita di protagonisti in età verde come Donnarumma e Locatelli. Ovviamente il proprietario bergamasco ha preso in parola l’ex Cavaliere, ma è presto per dire se questa disponibilità verrà soddisfatta: più per Caldara che per Gagliardini. In effetti, procedendo verso il closing si nota una differenza di idee nel rafforzare la squadra: Fassone e Mirabelli puntano soprattutto su giocatori affermati, famosi anche in Oriente, e allora non è scontato il loro benestare per l’ingresso di un nuovo “baby”.
Che poi l’attuale AD ha le mani legate, non avendo soldi da spendere: deve vendere (bene) uno o più giocatori della rosa per avere voce in capitolo. In caso contrario non avrà certo modo di pigiare sull’acceleratore per Caldara, limitandosi a sperare che l’Atalanta non chiuda la cessione con nessuna concorrente. L’assalto, così, partirebbe la prossima estate. Ma occhio all’Inter, impegnata con Ausilio – sembra – nel cercare uno spiraglio per lo stesso obiettivo.