L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si è soffermata sulle dichiarazioni rilasciate, durante la conferenza stampa di scena ieri, da Luciano Spalletti: “Siamo favoriti e puntiamo al successo, perché noi siamo una squadra costruita per vincere, mentre il Milan no. Una cosa è sicura: questa partita sarà uno spot per il calcio italiano. Ai rossoneri toglierei Montella, perché Roma e l’Olimpico sono casa sua, conosce bene tutto e, sicuramente, ci tornerà da allenatore. Per la Roma, sarà un grande allenatore. La classifica evidenzia il vero valore degli allenatori: io sto facendo cose normali, lui cose straordinarie. Tra i due, in questo momento, è lui quello bravo e lo diventerà ancora di più“.
E ancora: “Tra l’altro, ho visto che mi ha perdonato e mi fa piacere. D’altra parte, è più facile capire i genitori quando lo si diventa e lui ha già quei due o tre che lo perdoneranno in futuro. Il suo marchio, da allenatore, è quello della gestione della palla, cioè del palleggio. Lui passa sempre attraverso il collettivo, che è un po’ quello che gli serviva quando giocava. Voleva la squadra che si posizionasse nella metà campo avversaria. Lui era sveltissimo sia con i piedi, sia con l’astuzia. Il derby? Nel 2016, abbiamo già dato, vedremo nel 2017. Se proprio dovessimo ricordare qualcosa, parlerei del guantone di Peruzzi e del buon lavoro svolto da Inzaghi per portare la squadra a questi livelli qui. Mercato? Tutti quelli che lavorano nella Roma daranno il meglio, nella sessione di gennaio, per fare diventare la squadra più forte“.