Intanto il panettone se lo mangia Galliani

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

E’ partita ufficialmente la gara più attesa degli ultimi mesi. A qualcuno potrà ricordare il “celodurismo” di bossiana memoria. Ad altri qualcosa di più simile ad una lotta tra il più bello della classe e quello più spaccone. Parlando di closing, tanto per celebrare una parola che sarebbe meglio ripudiare, adesso si è scatenata la battaglia tra il partito del “l’avevo detto” e quello del “rinviato non vuol dire abortito“. La verità non è per tutti, per fortuna. L’opinione sì, evviva. Il punto è che qui la verità, fino in fondo, non la sa proprio nessuno. E quindi ci si può solo attenere ai fatti. Piacciano o non piacciano.

DI RIENZO BANNER 2014 La cronaca, esercizio comodamente mandato in soffitta da qualche collega, parla di un accordo preliminare tra Fininvest e Sino Europe, comunicato il 5 agosto. E’ altrettanto vero che Sino Europe è una società veicolo in rappresentanza della cordata di imprese, fondi e privati cittadini interessati ad investire nel Milan. E’ evidente che la prima caparra di 100 milioni è stata regolarmente versata. Non si conosce, ad oggi, l’identità dei compratori. Non succederà nulla il 13 dicembre, se non una formale Assemblea dei Soci del Milan che – ricordiamo agli smemorati – non decide nulla sul proprio destino. Ed è lampante – verità scomoda a tantissimi tifosi – come Adriano Galliani resterà ancora in sella.

Riavvolgiamo il nastro al 5 agosto e possiamo dire con estrema franchezza che non è cambiato assolutamente nulla. Per fortuna dei tifosi milanisti, c’è un allenatore preparato in panchina che può godere di una certa libertà d’azione, al riparo dalle polemiche su destini societari e diktat presidenziali di formazione. Sta tutto qui, a mio modestissimo parere, il cambio di passo della squadra, protetta dall’assenza della società e, allo stesso tempo, dalla presenza forte di un tecnico con le idee chiare. A gennaio la cronaca si arricchirà di nuovi capitoli, a cominciare dal mercato. L’opinione diffusa (anche mia) è che Carlos Bacca porterà fieno in cascina per aggiustare la squadra a centrocampo. Chissà che anche questa sensazione non si trasformi in verità.

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