Il Milan si trova, in maniera sorprendente e difficilmente pronosticabile, al secondo posto in classifica, a braccetto con la Roma, dopo le prime tredici giornate. Una classifica straordinaria che nemmeno i più ottimisti si sarebbero potuti immaginare. Andando ad analizzare i numeri, però, si capisce come la squadra di Montella sia stata brava a capitalizzare al meglio le occasioni avute, durante queste partite, e sfruttare ogni errore dell’avversario. Questo perché, nonostante il secondo posto, i rossoneri si trovano sesti nella classifica dei gol fatti, 21 le reti all’attivo, e addirittura undicesimi nella classifica dei gol subiti. Sono ben diciassette le reti incassate da Donnarumma e dopo tredici partite sono decisamente troppe (una media di 1,3 reti subite a partita).
Un dato che deve essere necessariamente migliorato perché si sa che in Italia i risultati si raggiungono soltanto avendo una buona fase difensiva e subendo poche reti. Nella partita contro l’Inter, il Milan ha dovuto fare a meno di Alessio Romagnoli e, nonostante il suo sostituto non abbia demeritati e si sia ben comportato, la sua assenza si è fatta sentire non poco. Tornando al dato delle reti subite, infatti, senza il centrale classe ’95, i rossoneri hanno giocato due partite (la precedente era stata quella contro il Sassuolo) e hanno subito cinque reti. La media si alza, quindi, a 2,5 gol incassati a match. Romagnoli, infatti, al fianco di Paletta dà maggiori garanzie ed equilibrio al reparto arretrato ed aiuta la squadra ad essere meno perforabile.
Ad Empoli, che nonostante il quart’ultimo posto ha subito le stesse reti del Milan, Mister Montella non è ancora certo se potrà contare o meno sul centrale rossonero che oggi ha svolto un ulteriore controllo medico e la cui condizione verrà monitorato giorno dopo giorno. Chiaro è che, se dovesse tornare a disposizione, sarebbe un recupero importante per recuperare quella compattezza che negli ultimi tempi sta un po’ mancando. Nelle ultime quattro gare, infatti, il Milan ha subito sei reti e solo contro il Pescara è uscito dal campo senza subirne. Nonostante la fase difensiva sia nettamente migliorata rispetto ad inizio stagione, c’è bisogno di Romagnoli che, senza ombra di dubbio, è il miglior difensore di cui può disporre Vincenzo Montella. Contro l’Inter, inoltre, si è sentita la sua mancanza anche in fase di impostazione dato che, palla al piede, né Gomez né Paletta, sono riusciti a far partire le azioni rossonere con passaggi e lanci precisi. Cosa che, spesso e volentieri, riesce al centrale ex Roma.