In un mondo dove cambia tutto da un giorno all’altro come quello del calcio non è impensabile passare da oggetto misterioso a titolare, o da rivelazione a ultima delle riserve. E’ un po’ il caso del Milan, criticato per la campagna acquisti di questa estate ma che dopo la trasferta di Palermo si ritrova con uomini dallo stato d’animo ribaltato.
Contro i rosanero i 3 punti sono stati conquistati grazie a una magia di un nuovo volto, quel Gianluca Lapadula che ha poi conquistato anche la maglia azzurra. Ma l’ex Pescara non è il solo nuovo che avanza, perché a centrocampo ha fatto il suo esordio dall’inizio anche Pasalic, dopo l’ultimo ottimo spezzone contro il Pescara. In queste due apparizioni ha dimostrato di poter essere più che una risorsa, ha qualità, estro e carisma. Ha sfiorato il gol che chissà non arrivi nella gara più attesa. Nulla di trascendentale ma rispetto al fantasma delle prime giornate si è scoperto un giocatore utile su cui insistere di più. Palermo terra di debutti rossoneri perché dopo l’infortunio di inizio stagione ha esordito anche Mati Fernandez, vero e proprio pallino di Montella. Il cileno è un recupero prezioso, può giocare sia in mezzo che nei tre davanti e a livello di qualità troviamo un’abbondanza, superiore praticamente al resto della rosa. Sarà importante e verrà utilizzato tantissimo se i muscoli reggeranno.
Detto e scritto di Paletta e Suso, titolari inamovibili, ma che rientravano da prestiti, il percorso a ritroso lo sta facendo Sosa. Il Principito nelle prime gare è stato il primo cambio dell’aeroplanino, nella sciagurata sconfitta contro l’Udinese è partito dal primo minuto ma poi, complici delle prestazioni insufficienti e uno scetticismo dei tifosi sempre più crescente, è finito ai margini. Contro il Pescara è stato beccato dai fischi degli esigenti tifosi rossoneri che l’hanno etichettato come pecora nera della squadra, timorosi che possa essere lui l’ago della bilancia che faccia crollare. Gustavo Gomez sta crescendo all’ombra di paletta e Romagnoli, è una riserva ma anche molto giovane e in futuro potrebbe conquistarsi un maglia da titolare, soprattutto se riuscirà ad assorbire l’attenzione e la lettura delle partite dei due titolari. La chiusura, breve come i suoi minuti con il Diavolo, spetta a Vangioni. Acquisto illogico anche se a parametro zero, è al momento il quinto terzino della rosa e a meno di cataclismi, infortuni e squalifiche un suo esordio appare impensabile. Gennaio è sempre più vicino con l’ex River che domina la lista dei possibili partenti. In pochissimi sentiranno la sua mancanza.