Repubblica.it, cessione Milan: closing fissato per fine mese, a breve ribaltone nel CdA

Comincia a prendere forma il nuovo Milan made in China. Dopo aver archiviato la vittoria sul campo del Palermo, che ne consolida il terzo posto, e approfittando della pausa per le gare della Nazionale, il club rossonero si concentra sul suo futuro societario. Il passaggio di consegne tra la famiglia Berlusconi e la nuova cordata cinese è sempre più vicino. Confermata la firma del contratto definitivo per la cessione del pacchetto del 99,9 per cento del capitale per l’ultima settimana di novembre, dalla Cina rimbalza un’altra notizia: proprio per accelerare il passaggio del testimone, a breve ci sarà l’ingresso dei rappresentanti della nuovo proprietà nel consiglio di amministrazione del Milan.

Cosa accadrà nel concreto? Non appena ci sarà la certezza che i 400 milioni che ancora devono essere versati dalla cordata cinese sono arrivati sui conti correnti di Fininvest, verrà convocato il consiglio di amministrazione del Milan. Riunione in cui si dimetteramnno tre membri dello stesso cda, per far posto a tre rappresentanti indicati da Sino Europe, il fondo di investimento che accettato di pagare 740 milioni (compresi i 240 milioni di debiti) per rilevare il club.

Uno di questi sarà sicuramente Marco Fassone, l’ex dirigente di Juventus e Inter che è già stato scelto per diventare il prossimo amministratore delegato. In questo modo, Fassone potrà cominciare ad agire per nome e per conto dei nuovi proprietari, visto che le scadenze incombono e ci sono scelte importanti da fare. A cominciare dalla strategia per il mercato di gennaio, dal punto di vista sportivo. Mentre da quello commerciale, ci sono da gettare le basi per lo sviluppo commerciale: l’aumento dei ricavi prevede l’ingresso di una serie di sponsor cinesi.

Proprio per questo motivo, Fassone rimarrà ancora un paio di giorni in Cina, dove si trova dalla scorsa settimana, per terminare il suo giro di incontri con i partner interessati a utilizzare il marchio Milan. Sempre dalla Cina arriva la conferma che nella nuova cordata ci saranno non più di 4-5 grandi gruppi (tra cui sicuramente il fondo a partecipazione statale Haxia e il colosso assicurativo Ping An Insurance), più una serie di piccoli investitori con quote minori.

Solo dopo la firma del contratto definitivo verrà chiama l’assemblea dei soci che sancirà l’uscita di scena della famiglia, con l’eccezione di Silvio Berlusconi al quale i cinesi hanno chiesto di rimanere presidente onorario. Esce di scena, invece, dopo 30 anni alla guida del club Adriano Galliani, così come Barbara Berlusconi. Dopo l’assemblea verrà nominato un nuovo consiglio di amministrazione a maggioranza Sino Europe, con tre consiglieri indipendenti che verranno scelti tra manager e imprenditori italiani di fede milanista.

Fonte: Repubblica.it.

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