I punti ci sono (tutti) anche stavolta, ma probabilmente per Vincenzo Montella manca ancora un po’ di allegria. Inteso come clima che si respira attorno alla squadra. Il dopo Palermo per lui evidentemente somiglia troppo al dopo Pescara, visto che alla seconda domanda stoppa tutto: “Mi chiedete sempre delle difficoltà del Milan, ma io vorrei invece sottolineare la forza mentale di questa squadra, che ha meritato la vittoria“. Esordisce così La Gazzetta dello Sport analizzando i meriti rossoneri post-Palermo.
Il mister non si lascia scappare l’occasione per incanalare tutti i discorsi verso una direzione chiara, una sosta con l’umore giusto per una squadra che sta al terzo. Un segnale chiaro di come la squadra, nonostante un blackout centrale, abbia imparato tanto e messo in mostra molti degli insegnamenti del campano. Voleva una distribuzione maggiore dei gol in conferenza: l’ha avuta. Voleva cattiveria agonistica e grande approccio: ha avuto entrambi. Voleva capacità di incidere da parte dei subentranti: obiettivo completato.
Cinque vittorie nelle ultime sei, una media di 2,08 punti a gara. Il profumo di Champions si sente: per trovare un miglior piazzamento bisogna tornare alla stagione dell’ultimo scudetto, un punto più. “Bisogna sognare“, affermazione scappata nel post-partita, frase che lascia intendere quanto il mister creda nei suoi ragazzi e negli enormi margini di miglioramento all’orizzonte.