Bacca e Montella non si sono ancora incontrati: si erano lasciati sul prato di San Siro senza troppi convenevoli. Carlos si era arrabbiato per il cambio con il Pescara e Montella aveva compreso l’amarezza fino a un certo punto. Bacca è stato poi stato tra i primi a filare via dallo stadio, mentre l’allenatore stava ancora compiendo l’analisi della partita e della sostituzione. Inizia così l’analisi di Gazzetta dello Sport sul caso Bacca.
Ieri il puntero colombiano, come molti altri, non si è allenato per via della seduta facoltativa indetta dal tecnico. Ma pare che lo screzio post sostituzione sia nato e morto lì, sulla panchina di San Siro. Per Carlos è ‘roba di campo’ e come tale va considerata, anche Montella guarda avanti, considerando chiusa la vicenda. Nessuno dei due ha segnalato nulla alla società, segno di rispetto e comprensione reciproca.
La notizia, se come tale può essere considerata, è che Bacca non abbia segnato al primo tiro in porta contro il Pescara. E, ancora più importante per tutta la squadra, il Milan ha vinto comunque senza la rete del cafeteros. Una vera liberazione per l’aeroplanino, costretto negli ultimi mesi ad una assoluta dipendenza. L’antidoto? Le marcature dei centrocampisti. Vincenzo, da buon alchimista, dopo vari esperimenti ha trovato la cura per questa malattia che infettava il Milan dalla scorsa stagione. Quando Carlos non segna, il Milan non vince. Oggi non è più così, grazie ai vari Kucka, Locatelli e Bonaventura portatori d’acqua e, recentemente, di punti. Per la gioia di tutti: staff tecnico, spogliatoio, tifo e Bacca stesso. Più sereno.