Sono dichiarazioni forti e importanti quelle rilasciate da Massimo Ambrosini ai microfoni di Sky Sport nel pomeriggio di ieri. Il capitano, dopo un periodo di silenzio e lavoro lontano dai riflettori, ha scelto di rilasciare un’intervista che ha tanto il sapore di uno sfogo e ha coinvolto tutti i capitoli più importanti della sua attuale vita in rossonero: la vittoria contro il Novara, il rinnovo del contratto, la delusione delle tante panchine, il momento difficile di un compagno storico come Rino Gattuso.
“Nonostante non fosse una partita decisiva perdere punti dalla Juve sarebbe stato pericoloso. Il Novara è una squadra che si difende bene, nel primo tempo ci ha concesso poco: vincere non era facile, ma nel secondo tempo abbiamo disputato una buona partita”. Quel primo tempo in cui gli spazi erano ridottissimi e la porta sembrava stregata aveva messo timore un po’ a tutti. Lecito, dunque, tirare un sospiro di sollievo per aver disputato una buona seconda parte di gara e non aver perso terreno da una Juve quanto mai combattiva e in gran spolvero.
Ben presto le di chiarazioni si spostano a questioni più personali: “Ora come ora non so se sarò ancora il capitano del Milan l’anno prossimo. C’è tempo, la scorsa stagione ne abbiam parlato a giugno e conoscete quanto me la politica della società. In una realtà come questa stare fuori non è sempre un qualcosa di facile da digerire. Ho avuto alcune difficoltà a capire certe decisioni da un punto di vista tecnico, ma le decisioni le prende il mister e il rispetto nei suoi confronti da parte mia non è mai mancato”. La panchina può essere un qualcosa capace di demotivare chiunque, ma non chi, come lui, ha contribuito a scrivere alcune tra le pagine più importanti della storia del Diavolo. Certo, in alcuni momenti è dura, ma il rispetto per Allegri non è mai venuto meno e, nonostante la sofferenza e le difficoltà, farsi trovare pronto al momento giusto è per lui rimasta la priorità assoluta.
Un saluto speciale, infine, a quel Rino Gattuso che tutto il mondo del calcio civile aspetta con ansia di poter rivedere a tempo pieno: “Si è allenato con un occhio malconcio, è ammirevole per la forza di volontà. Vedrete che tornerà presto”.