Intervenuto alla trasmissione Milan Talk, in diretta su Milan Tv, Vincenzo Montella si è raccontato ai colleghi del canale ufficiale a 360°. Dai temi di strettissima attualità fino agli obiettivi stagionali, passando per i singoli, ecco tutte le dichiarazioni del mister campano live su Spazio Milan!
– Termina qui la trasmissione con Montella protagonista assoluta. Grazie tutti per aver vissuto la diretta con Spazio Milan!
– Il salto di qualità come tecnico: “Tutte le esperienze insegnano qualcosa. Ci si completa sempre con ogni lavoro, anche lo scorso anno, ad esempio, mi è tornato utilissimo a livello formativo“.
– Il particolare momento della società: “Avremmo potuto avere degli alibi per tutto questo, ma noi lavoriamo a Milanello a testa bassa. Io comunque considero che la società sia comunque sempre presente. Anche perchè paga regolarmente lo stipendio (ride, ndr). Per un giovane tecnico, è importante essere sostenuto così da tutti nella quotidianità“.
– Sui duelli di Milan-Juventus: “Spero che qualcuno dei loro forti non giochi (ride, ndr). Per noi sarà importante l’atteggiamento di gruppo prima e poi a livello individuale. Dovremo vincere i duelli in mezzo al campo. Poi logico che quando si vince si è tutti bellissimi e meravigliosi, alti e con occhi azzurri“.
– Ritrovare il rapporto con i tifosi: “Mi fa piacere vedere i tifosi dalla mia parte fin dall’inizio. Mi hanno sempre stimolato, li ringrazio davvero per il credito mostratomi”.
– Sentire la pressione di San Siro: “Sì perchè è sempre semi vuoto, ma domenica so che non sarà così“.
– Sul rapporto con Bacca: “Lui è molto integrato con la squadra. Sta segnando tanto e anche sabato mi è piaciuto tantissimo per la partecipazione che ci ha messo. Lui è un cavallo di razza e non era facile accettare la panchina, quindi gli faccio i complimenti. Non so se io avessi accettato bene come lui la stessa situazione“.
– Su Kucka: “Sta facendo tante cose bene e finalmente ha segnato, poi con il mancino. Dimostra di saperci fare“.
– Sull’esultanza con aeroplanino: “Solo quando finisce la partita. Ma non ci penso, sono solo concentrato sui 90 minuti“.
– I passi avanti di Lapadula: “Spreca tante energie perchè è fatto così. Ha fatto un’ottima partita contro il Chievo, gli manca solo il gol per sbloccarsi completamente. Deve solo star tranquillo”.
– Ancora sulla costruzione con difesa a 3: “Avevamo studiato il modulo del Chievo e sapevamo che avremmo dovuto affrontarli così. Loro sono molto organizzati nella pressione ma sapevamo di aver lavorato bene, siamo riuscito nel nostro compito“.
– Parlato con Berlusconi? “Ci siamo sentiti prima del Chievo ma la sua vicinanza è sempre costante“.
– Sulla difesa a tre: “La costruzione è a 3, ma solo a partita in corso“.
– Su De Sciglio: “Voi lo conoscete meglio di me. Ha sempre bisogno di certezze e fiducia. È cresciuto qui, dunque ha un grande spirito di appartenenza. Può fare ancora molto meglio di così, ma è già un ottimo calciatore“.
– Bonaventura come regista davanti alla difesa? “Non ha le caratteristiche. Lui è uno istintivo, ha bisogno della linea laterale per scattare e sentirsi libero, tra le linee“.
– Il giudizio e la posizione di Locatelli: “Ha fatto una buonissima partita. Ma non scordiamoci che arriva da due settimane pazzesche a livello mediatico, non aver subito questa cosa già è stato tanto. Ha giocato in maniera intelligente, facile e anche se era ammonito non ha fatto errori“.
– Il rapporto di Niang e Caccia: “Hanno uno splendido rapporto. Nicola, se riesce, deve cercare di farlo migliorare nel colpo di testa. È importante lavorare personalmente sulle lacune e sulle mancanze“.
– La crescita del gruppo: “Ho un gruppo sano con necessità di vittorie per crescere ulteriormente. A volte sono anche troppo bravi ragazzi e sono sensibili, hanno sofferto anche per questo negli anni passati“.
– L’imbattibilità della Juventus: “Cercherò di caricare ulteriormente i miei, ma con un’aggressività controllata se no finiamo in meno. Dovremo vincere con intelligenza”.
– Ricordi di Fiorentina-Juventus del passato: “La vittoria più emozionante l’abbiamo ottenuto con quei 4 gol in rimonta. Fu una giornata storica, ma domenica penserò solo al Milan e solo agli avversari“.
– Cosa ruberebbe alla Juventus? “Io non voglio assomigliare a nessuno. Dovremo essere più forti a livello agonistico. L’intesità è fondamentale anche se contro di loro potrebbe non bastare“.
– La panchina 200 in Serie A: “Non ne avevo la minima idea. Allora non sono poi così giovane (ride, ndr)”.
– Idoli da bambino: “Solo e soltanto Marco Van Basten, anche se ho apprezzato molto alcuni dettagli di Virdis“.
– Gli schemi attuabili: “C’è sempre evoluzione, dipende anche dalle esigenze di ogni partita. Non bisogna mai incantarsi su un modulo“.
– Sfida contro la Juventus: “Oggi ho cercato di prendermi tutto il relax, ma da domani inizio a caricarci al massimo“.
– I margini di miglioramento della squadra: “Certamente l’esperienza. Anche perchè siamo all’inizio quindi possiamo migliorare in ogni cosa. Poi logico che quando la rosa è composta da ragazzi non può che crescere“.
– La comunicazione con la squadra: “Questa cosa che parlo poco con i ragazzi è un luogo comune. Io credo che per parlare ad un calciatore ci vogliano dei contenuti veri, anche perchè adesso ci confrontiamo con atleti informati e svegli. Bisogna essere diretti e molto sintetici“.
– Meriti solo di Montella: “Vorrei che si desse il merito maggiormente ai ragazzi, loro meritano i titoli, non io. Bisogna però avere sempre equilibrio in tutte le fasi. Sia giovani che gli ‘anziani’ meritano gli applausi di tutti, i nuovi e i vecchi“.
– Difficoltà iniziali nel Milan: “Ancora il lavoro è lunghissimo e non riesco pienamente ad entrare nella testa dei ragazzi per convincerli che possono fare ancora di più. La difficoltà maggiore è stata la gestione dell’immenso mondo Milan che c’è alle spalle del campo. Conoscere tutte le personalità e farsi capire al meglio nel rispetto di tutti“.
– La crescita di Niang: “Quest’estate ho voluto vederlo sul campo prima di farmi pregiudizi. In tanti fanno bravate ma sta tutto a quanto si è scaltri nel non farsi beccare. Ricorderò sempre un compagno ad Empoli che ne combinava di tutti insieme a me, ma io passavo per il bravo ragazzo. Cosa gli manca? Può migliorare in tutto perchè è giovanissimo. Si sta preparando per diventare un campione. Dal punto di vista tecnico, deve avere nella testa di più i gol”.
– Corteggiamenti del Milan in passato: “Leggevo qualcosa ma per rispetto delle società per cui lavoravo non ho mai incontrato nessuno in segreto. È giusto che la mia società conosca tutto di me, quindi ho sempre avuto rispetto per tutti”.
– Su Donnarumma e Romagnoli: “Non voglio parlare di mercato. Entrambi hanno dimostrato attaccamento alla maglia ed il resto non mi interessa. Devono però abituarsi a queste cose perchè fa parte del lavoro”.
“Quando inizio un lavoro non mi pongo degli obiettivi. Mi sto gustando la crescita della squadra molto più della classifica perchè tutti stanno lavorando tanto e chiunque ci da una grossa mano“.