16 motivi per i quali ritrovarsi il lunedì con il sorriso, secondi in classifica. 16 come i punti in graduatoria, con una straordinaria quanto inattesa media di 2 punti a partita. Nel fortino del Bentegodi, il Milan si regala la Champions League per una notte, ma senza mai dimenticare da dove si è partiti ed il reale obiettivo stagionale. Vincere aiuta certamente a vincere, e risulta anche nel 2016 la miglior medicina per ogni male cronico, vecchio già di 3 stagioni. La notte di Verona porta due consigli agli innamorati del gol (mai location fu più azzeccata) Lapadula e Bacca, storie incrociate in un destino parallelo.
Dopo 88′ di sportellate, scivolate, contrasti, colpi duri e spallate a tutto il mondo Chievo, Lapadula lascia il terreno clivense tra gli applausi, facendo spazio a Bacca. 5 giri di lancette ed il sudamericano è inginocchiato sulla pista di atletica, fuori dal terreno di gioco, nell’atto di esultare per le terza rete della gara. Un tiro palesemente deviato da Dainelli che si spegne in fondo al sacco, si presenta così il cafeteros di rientro dagli impegni con la selecciòn amarilla. Il bomber della scorsa serie B ha un sorriso amaro, sa alla perfezione di aver dato tutto e più di tutto sul campo senza trovare la marcatura, ma ci sarà tempo. Gianluca è alla seconda partita da titolare nella massima serie ed è ben conscio che i gol arriveranno. La grande prestazione contro i ragazzi di Maran sottolinea come ‘Lapagol’ sia tornato, almeno sul piano fisico. Montella aveva previsto tutto nel sabato di vigilia -“ha tanta voglia da spaccare il mondo” – e così è stato. Innumerevoli le lotte e le rincorse su ogni pallone vagante, preziosa come un diamante la sfera rubata al fraseggio veronese per il primo urlo di serata, la splendida fucilata di Kucka finita alle spalle di Sorrentino.
Un attaccante moderno quello nativo di Torino, completamente guarito da ogni acciacco e pronto ad infastidire il trono da titolare. Paradossalmente, se Lapadula aggiungesse il ‘fattore Bacca’ si trasformerebbe in un puntero (come direbbero nelle sue origini peruviane) completo, a tutto tondo. Unire la garra fisica e agonistica di Gianluca all’infallibile cinismo del nativo di Puerto Colombia, un mix letale, presente nei sogni tutti rossoneri dell’aeroplanino, uno che di gol se ne intende. Ma nessuna critica per ‘Sir William’: vero, è mancato all’appuntamento con la gloria personale e le occasioni per iscriversi al tabellino ci sono state, ma solo un grande estremo difensore ed un pizzico di imprecisione gli hanno negato la prima gioia legata al Diavolo. Lavorando ogni giorno al fianco di Montella, Caccia e Bacca, potrà rubare trucchi del mestiere e fondamentali del ruolo da aggiungere al proprio manuale, nel tentativo di proseguire la crescita. In attesa della marcatura, applausi per Lapadula e voti positivi: test superato, per la lode si attende il gol.
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