Nuovi passi verso il Milan cinese a tutti gli effetti. Sono di questi giorni le indiscrezioni su chi andrà a comporre la cordata cinese, con probabile conferma attesa per la settimana prossima, al più a fine mese. Ai già noti Yonghong Li, Haixia Capital e di Jilin Yongda Group si dovrebbe aggiungere Tcl Corporation, conglomerata cinese con affari nell’hi-tec, e altre aziende di cui verranno resi noti i nomi.
Inoltre, cominciano ad emergere i nomi dei partner finanziari della cordata cinese per dare una stabilità economica concreta e rifinanziare il debito del Milan, che si aggira attorno ai 220 milioni di euro: l’istituto di credito che si occuperà di gestire la situazione è stato individuato in Goldman Sachs, banca americana che ha collaborato con Thoir nell’acquisizione dell’Inter e che quindi rappresenta per le parti una sicurezza sull’asse Cina-Milano. Fassone, inoltre, ha in programma per fine mese un viaggio d’affari in Cina, per completare il quadro con il gruppo Sino-Europe Sports, e convincere Citic e China Construction Bank, banche cinesi, a collaborare con Goldman Sachs nel rifinanziamento delle casse societarie. Il futuro AD rossonero avrà anche occasione di incontrare i candidati alla poltrona di presidente, Yonghong Li e Han Li, che non saranno presenti in tribuna per la partita tra Milan e Juventus.
Il closing, visto ormai come molto probabile a novembre, si farà. Il quadro societario si sta delineando e anche le ultime questioni burocratiche ed economiche stanno andando a completarsi. Ulteriori passi avanti, dunque, verso quello che sembra diventare un inverno milanese a tinte rossonere ma dal chiaro retrogusto cinese.