Riecco Zapata, riecco la difesa. È ormai pienamente superata la lesione alla caviglia rimediata nell’ultima Copa América: ieri c’è stato il rientro definitivo in gruppo, mentre nei prossimi giorni continuerà il percorso che presto riporterà l’ex Udinese pienamente abile e arruolabile da Vincenzo Montella. Una notizia che, al netto della situazione difensiva del Milan, fa decisamente piacere: Zap rimpolpa un reparto (il pacchetto di centrali) che coi soli Romagnoli, Paletta e Gustavo Gomez non sembrava sufficientemente coperto. I tre mesi ai box, da luglio a ottobre, sono destinati a diventare un ricordo, con il colombiano desideroso di riprendersi gli spazi persi nel Milan e nella Nazionale: non una missione impossibile, considerando la ferma “meritocrazia” che caratterizza Montella.
Un rientro importante, dunque, utile per allungare la panchina e le scelte del tecnico. Ma il ko di Zapata, col senno di poi, potrebbe aver fatto anche del “bene” al Milan. E, più in particolare, all’ascesa di Paletta come difensore titolare e partner indiscusso di Romagnoli. Perché l’italo-argentino, per rendimento tra i primissimi centrali della Serie A 2016/2017, ha in qualche modo beneficiato della lunga assenza del compagno di reparto: sempre nell’undici iniziale, ha saputo conquistarsi a suon di prestazioni – e gol vincenti, come in Milan-Sassuolo – un posto di rilievo nelle gerarchie dell’Aeroplanino. Una “fortuna” che, unita all’apprendistato e ai fisiologici problemi di ambientamento di Gustavo Gomez (il paraguaiano ha le doti e il carattere per sfondare, ma deve necessariamente crescere e lavorare a Milanello), ha consentito la definitiva scalata dell’ex Parma alla difesa milanista.
Insomma: l’assenza prolungata di un difensore esperto e valido – anche se troppo spesso protagonista di incredibili svarioni e strafalcioni – come Zapata ha in qualche modo “spinto” l’affermazione di Paletta, centrale mai pienamente apprezzato nel mondo rossonero e ora titolare fisso del Milan di Montella. Bravo lui a sfruttare l’occasione d’oro che gli è capitata, generosa la sorte ad avergli concesso una chance decisamente ghiotta. E ora, col colombiano a un passo dal rientro, il tecnico può guardare alla difesa con maggior serenità, anche se il tandem Paletta-Romagnoli sembra al momento inamovibile, con Gomez (e ora anche Zapata) pronti in caso di necessità. Una buona notizia anche per l’ex Lanus che, svestendo i panni di prima – e unica – alternativa in mezzo alla difesa, potrà crescere e ambientarsi con maggior serenità.