Fischi al “nemico” del Franchi, ma stavolta Montolivo alza la voce: prestazione da grande


Fiorentina-Milan, stadio Artemio Franchi di Firenze. Intorno alle 20.00, il Milan entra sul terreno di gioco per il consueto riscaldamento prepartita sbucando dal tunnel di fronte alla Curva Fiesole, settore dove risiedono i tifosi viola più caldi. I giocatori si dirigono dalla parte opposta, sotto il settore ospite. Il primo fra i rossoneri a mettere piede sul rettangolo verde è Riccardo Montolivo, vecchia colonna della Fiorentina e oggi capitano del Milan. Mancano circa 45′ al fischio d’inizio del match e non tutti hanno gli occhi sul terreno di gioco, ma il pubblico del Franchi improvvisamente si mobilita in massa e anche i più distratti vengono risvegliati dall’incivile accoglienza riservata a Montolivo. Il rituale coinvolge l’intero impianto, non solo le due curve ma anche i settori più nobili e signorili del Franchi, tribuna stampa compresa.

Fischi assordanti, cori offensivi, epiteti irripetibili. Tutto all’indirizzo di Riccardo Montolivo, il “nemico” giurato dei titosi gigliati, che quando rivedono il loro vecchio capitano vedono rosso. Il motivo? Storia vecchia e nemmeno troppo interessante, ma evidentemente non per il pubblico fiorentino. Era il settembre 2011 e Montolivo, in scadenza con la Fiorentina, decide di non rinnovare il suo contratto. Dopo un estate di tira e molla, a campionato iniziato, la decisione definitiva: il giocatore vuole cambiare squadra. Apriti cielo, spalancati terra. Da punto fermo della Fiorentina Montolivo termina quella stagione da separato in casa. Onorato il suo contratto con i toscani, Montolivo si lega successivamente al Milan.

E qui arriviamo al presente. Alla reazione scriteriata che il Franchi continua a riservare al suo vecchio capitano a distanza di anni dalla citata separazione. Ieri sera primi cori offensivi nel riscaldamento prepartita con un finissimo “Montolivo figlio di p…”, ripetuto poi al rientro negli spogliatoi. Il tris arriva poco prima del calcio d’inizio, a squadre schierate a centrocampo. Nuove ondate di offese al 4′ e al 44′ del primo tempo. Senza considerare i focolai minori. L’accoglienza infernale del Franchi non ha fatto tremare le gambe a Montolivo, anzi ha sortito l’effetto opposto.

I numeri di Fiorentina-Milan parlano di un “Monto” in grande spolvero dopo partite piatte e non convincenti: 51 passaggi, l’84% di accuratezza, 4 assist, 65 tocchi, 2 intercettazioni. Chiari segnali di ripresa per un giocatore contestato anche dalla tifoseria del Milan e che forse sta uscendo dal suo momento no. Proprio come a Genova contro la Sampdoria e al Meazza con la Lazio, Montella ha inserito a gara in corso Locatelli, spostando Montolivo nella posizione di mezzala. Scacco matto, o quasi, perché è qui che il centrocampista sembra trovarsi maggiormente a suo agio.

Il Milan cambierà dunque pelle? Difficile che i rossoneri abbandonino il 4-3-3. Molto più probabile immaginarsi nuovi interpreti, nuove posizioni, nuove gerarchie. Pasalic scalpita in attesa del momento giusto, Sosa è in agguato; Bertolacci e Mati Fernandez sono in fase di recupero. Montolivo mezzala libererebbe la cabina di regia (Locatelli?) mentre il duttile Bonaventura non presenterebbe problemi di adattamento. Kucka e Poli sono gli unici centrocampisti tutto corsa e polmoni e il loro contributo non può venire meno. Il dilemma sta tutto nella continuità di Montolivo perché se il capitano dovesse continuare con questo rendimento, Montella dovrà prenderne atto e magari tentare l’avanzamento dell’ex Fiorentina.

Twitter: @Fede0fede

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