Il tiro di Perica, con la goffa partecipazione di Ignazio Abate, ha gettato nello sconforto milioni di tifosi rossoneri, trascinando nell’ombra del negativismo ogni critica e commento di addetti ai lavori e non. Prima di quella conclusione beffarda, al ’88 minuto, il Milan ha provato a districarsi da una partita trappola, perfettamente architettata da Iachini, capace di stritolare la fantasia del Diavolo, rendendo praticamente innocuo il reparto offensivo. Solo un giocatore ha fatto vacillare, per non dire tremare, l’attento scacchiere tattico orchestrato dal mister friulano. La lavatrice del post partita ha quasi cancellato la prestazione di Sosa, unico sufficiente insieme a Suso, nel caldo pomeriggio di San Siro.
Tornando con la mente a domenica, sarebbe ingiusto e scorretto non considerare la partita del centrocampista argentino quantomeno incoraggiante. Nulla di scintillante, sia chiaro, nulla di pirotecnico, nulla di strabiliante, una prova concreta e da giudicare in maniera positiva, sopratutto se paragonata a quella di compagni molto più in palla di lui… Nella prima frazione, l’ex Besiktas ha fornito quel fosforo così dannatamente richiesto da Montella, oltre ad essere l’unico ad aver spaventato realmente Karnezis, con quel missile stampatosi contro la traversa. Durante il secondo tempo, con il passare dei minuti, la forma fisica latente si è trasformata nell’avversario più difficile da saltare, limitandone la lucidità e costringendolo al cambio.
Niente di clamoroso, ma concretezza ed idee chiare. E con queste basi, Montella potrà lavorare tanto nel corso delle prossime settimane, plasmando il Principito a suo piacimento. Il seguente non è un elogio a José Sosa, ma una pura e cruda visione dei fatti. Con un Montolivo fuori giri ed un Poli totalmente spaesato, il campione olimpico 2008 è risultato essere il punto di riferimento per i compagni, smistando la sfera con attenzione e precisione. Caratteristiche che, più avanti in stagione, potrebbero spingere l’aeroplanino a modificare il piano tattico, provando l’albiceleste in cabina di regia. Con la Sampdoria, venerdì sera, probabilmente sarà riproposto dal primo minuto. Il mister continuerà ad attingere da una risorsa, pagata comunque troppo in estate, ma quasi sorprendentemente preziosa.