Questa mattina, l’ex tecnico del Milan, Carlo Ancelotti, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Radio 1 ed ha ovviamente parlato della sua ex squadra: “La cessione ai cinesi è la fine di un ciclo, il ciclo del grande presidente Berlusconi. C’è la tendenza a dimenticare cosa Berlusconi ha fatto nel calcio, nel Milan in particolare, rimane un ciclo irripetibile, non solo per il Milan. C’è una nuova proprietà, speriamo e mi auguro che abbiano la conoscenza, la voglia e l’entusiasmo per riportare il Milan ad alti livelli. E per riportare il Milan ad alti livelli e l’aspetto economico è di primaria importanza“.
Ancelotti parla anche di Totti, paragonandolo ad una leggenda rossonera: “A me hanno insegnato una cosa: non devono essere gli altri a dirti di smettere, ma devi decidere tu. È stato così per Maldini, sarà così per Francesco. Sono belle scene per il calcio vedere come giocatori di questo livello siano ancora attaccati, Totti e Maldini hanno sempre giocato nella stessa squadra e hanno un attaccamento alla maglia diverso dagli altri“.
Ora il tecnico di Reggiolo allena il Bayern Monaco: “E’ una grande società con un’ottima organizzazione, è guidato da ex giocatori e questa è un po’ la differenza. Il Bayern è una società a conduzione familiare, dove si respira una bella aria, un bell’ambiente. È questo lo stile che utilizza questa società, le persone che lavorano qui lo fanno da tempo. C’è umiltà. È un po’ l’ambiente che si respirava al Milan“.
La conclusione è sui giovani: “Il problema dei giovani è generale. È vero che la Germania ha costruito fortune con i giovani tedeschi partendo dal 2006, ma è ancora difficile per i giovani emergere. È un problema generale ma qualcosa sta venendo fuori, anche in Italia. Non voglio parlare di Verratti perché non è più giovanissimo, ma Donnarumma per esempio è uno dei migliori portieri in Europa. Insomma, qualcosa salta fuori“.