Un uomo in giacca a vento pronto a sgolarsi per gli errori dei suoi ma anche per applaudire e incoraggiare chi ne aveva bisogno. Questa la sintesi della partita nella partita di Montella, ieri, in occasione dell’amichevole inglese con il Bornemouth. Un test alla quale ci teneva molto, perché – nonostante abbia dato rare indicazioni generali (e menomale) – è servito per mettere in mostra diversi singoli, da seguire. Per vari motivi: dai nuovi ai giovani della Primavera.
Prendere seriamente i pochi “verdetti” di una gara senza premi in palio, giocata senza i Nazionali e accompagnata da acquazzoni: il Milan ha girato poco, spesso male, comunque vincendo. Spostando l’attenzione proprio sull’Aeroplanino, La Gazzetta dello Sport lo racconta immerso nella squadra e molto attivo in panchina: nero di rabbia quando Gabriel, nel primo tempo, preferiva il lancio lungo anziché affidare la manovra a Suso, però confortante nei confronti del baby La Ferrara o nell’incoraggiare Pasalic. Ecco, l’ex Chelsea può rappresentare l’esempio di come gli acquisti dell’estate si sono scontrati subito con le normali difficoltà di ambientamento e conoscenza del gruppo, non riuscendo a brillare (nessuno) in un’occasione importante per sorprendere. Ma Vincenzo, pubblicamente al termine della gara, ha speso lo stesso parole incoraggianti verso di loro.
Da segnalare il grande impatto di Plizzari, il terzo portiere della rosa (piccolo fenomeno classe 2000): “È stato decisivo, sono contento per lui“, le dichiarazioni del tecnico. Dall’atteggiamento alla prestazione, probabilmente adesso Montella ha le idee più chiare in vista dell’Udinese in campionato. Partendo da una certezza: il suo Milan sta crescendo.