Se qualcuno potesse ancora avere dubbi, il diluvio di Bournemouth deve aver lavato via ogni incertezza. Come Montella è il valore aggiunto in panchina, allo stesso modo lo è Suso sul terreno di gioco. Rivitalizzato dalla cura Genova, sotto l’effige del Grifone, il nativo di Cadice sta finalmente mostrando all’universo rossonero i motivi per i quali, nel 2012, venne inserito nella lista dei giovani più talentuosi al mondo da Don Balón. Che lampi, che tecnica, che invenzioni, che luce nel grigiore del pomeriggio del Dorset… Fa sorridere, oggi, ripensare a tutti coloro che lo indicavano come pedina di scambio per questo o quell’altro nome.
Lo spagnolo, nella lentezza generale del Diavolo imballato dai tanti nuovi volti, dal terreno pesante e da un avversario decisamente più pimpante, ha saputo guidare i propri compagni nonostante una posizione decisamente anomala, mezzala mai fatta in carriera e difficilmente ripetibile in futuro. Anche se, per stessa ammissione del mister, l’iberico “è piaciuto molto, dimostrando di poter giocare anche lì, sono sorpreso particolarmente“. Innegabile sottolineare la netta difficoltà sulla fase difensiva, palesemente non affar suo, ha invece saputo duettare bene con i propri esterni e terzini, innescati con precisione ogniqualvolta alzasse la testa. In continuo supporto del regista Sosa, la cui valutazione è rimandata ad altri incontri, Joaquín Fernandez Saez ha sempre saputo quando buttarsi negli spazi, quando valorizzare il movimento della punta, quando accentrarsi e calciare.
Ecco, proprio così nasce la prima rete del Diavolo sotto la pioggia del sud Inghilterra. Un pungente La Ferrara che serve lo spagnolo, rientro classico sul mancino e, come un preciso colpo da biliardo, palla all’angolino, imparabile da Allsop. Una realizzazione che, al paio di quella contro il Napoli, ne consacra l’innalzamento di status da promessa a potenziale campione. Il feeling con Montella è innegabile ed accrescente per entrambi: quel particolare filo che unisce chi, guardandosi a vicenda, sa apprezzarsi, senza mai dimenticare di dare del tu al pallone. Il rapporto con il tecnico ha aiutato l’ex Liverpool ad effettuare quel passo in più verso il percorso della maturità, decisamente ben avviato dopo questi primi mesi con il Diavolo bis. Passa la tempesta, si calma il diluvio ma resta la prestazione di Suso, brillante anche nel grigiore di un pomeriggio settembrino.