Un altro pigro e deludente calciomercato. La firma dell’accordo preliminare Fininvest-cordata cinese e il conseguente arrivo (a prescindere dal closing di novembre) di 100 milioni complessivi nelle casse della holding di via Paleocapa non ha invertito il trend: il Milan ha dovuto nuovamente fare i conti con una sessione di trattative sottotono, ben lontana dai gloriosi fasti dell’epopea berlusconiana. Da Vangioni a maggio e Lapadula a giugno, sino a Gustavo Gomez, Sosa e Pasalic come colpi di agosto, il Diavolo ha messo a segno cinque acquisti di basso-medio profilo. E se qualche fine prestito ha comunque migliorato la rosa – Suso e Paletta sono a tutti gli effetti dei titolari – Montella avrebbe bisogno di ben altri rinforzi e investimenti diversi per plasmare un gruppo capace di tornare a vincere, convincere e divertire con continuità.
Il dato, a -5 dal gong del mercato, è che il Milan non si è rafforzato in maniera significativa. E che soprattutto non ha assolutamente colmato le evidenti e preoccupanti lacune mostrate nelle ultime annate. Non è arrivato un difensore centrale di livello – Gomez, seppur promettente, è un calciatore da verificare e testare nel calcio italiano ed europeo – non sono arrivati calciatori di carattere e personalità in grado di trascinare un gruppo mentalmente debole e limitato ma soprattutto mancano i rinforzi giusti per la mediana: Sosa e Pasalic hanno le caratteristiche giuste per far comodo all’Aeroplanino, bisognoso di tecnica e piedi buoni, ma sono entrambe incognite. Insomma: non c’è stato il salto di qualità necessario per lottare per i primi posti del campionato, o perlomeno competere con decisione per un piazzamento europeo. Qualche cessione discutibile (sicuri che fosse impossibile ricavare qualche milione dal cartellino di Menez?) peggiora la considerazione del lavoro fatto dalle parti di Casa Milan.
La situazione ambientale, così come da quattro estati a questa parte, non è delle migliori. Ma la fine vicina del calciomercato fa ben sperare Montella, un ottimo allenatore che ha dimostrato in queste settimane rossonere di far bene con il materiale a disposizione: avere la rosa definitiva con cui lavorare sarebbe decisamente importante. Anche i tifosi milanisti, giustamente delusi, devono cercare di trovare fiducia. Perché se è vero che i soldi, come detto, ci sono, è altrettanto vero che questo sarà l’ultima estate di vacche magre. E a firme avvenute il nuovo Milan cinese potrà operare con denaro fresco e onorare già da gennaio gli impegni sul mercato pretesi da Silvio Berlusconi come condicio sine qua non per la cessione del club. Ancora qualche mese di sofferenza, poi si dovrebbe tornare a vedere la luce: la pazienza, oggi più che mai, dovrà essere fedele compagna dei tifosi milanisti.