Finivest e Silvio Berlusconi hanno firmato esattamente una settimana fa il preliminare di vendita del Milan alla Sino-Europe Sports, società costituita ai primi di giugno con un capitale di 100 milioni di yuan per investire su asset sportivi e immobiliari. Ma chi c’è realmente dietro la Sino-Europe? E’ la domanda che si fanno tutti ed alla quale, dopo sette giorni, non è stata data ancora una risposta completamente esaustiva.
Ci ha provato quest’oggi Il Sole 24 Ore, che, attraverso il collega Carlo Festa, ha cercato di fare chiarezza sugli uomini che hanno acquistato il club rossonero. Nelle foto di Villa Certosa, accanto a Silvio Berlusconi c’erano gli imprenditori Yonghong Li ed Han Li, a cui dovrebbe fare capo, insieme alla società para-statale Haixia Capital, la Sino-Europe Sports. Tuttavia, il principale quotidiano economico italiano evidenzia come, stando ad un’articolata inchiesta del giornale cinese Caixin, alla Camera di Commercio cinese il nome che appare come referente della Sino-Europe è quello di Chen Huashan, un investitore sconosciuto che sarebbe il legale nuovo proprietario del club di Via Aldo Rossi. Huashan ha aperto sempre in giugno altre due società d’investimento, con identico indirizzo e piano della Sino-Europe Sports. Insomma, sarebbero tre le holding costituite per l’operazione di acquisto del Milan.
Probabile, dunque, che Chen Huashan sia soltanto una sorta di prestanome o procuratore legale della Sino-Europe e che l’identità dei veri azionisti della società si avrà soltanto a closing completato. Insomma, secondo Festa, prima di arrivare alla conclusione della trattativa, prevista per novembre, è lecito aspettarsi ancora trattative complesse, con la speranza che Yonghong Li, l’artefice della scalata al club rossonero, nonostante qualche problemino in patria (sanzione da 80mila euro per il mancato rispetto della normativa in vigore nella cessione di un’azienda quotata), sia realmente in grado di mantenere uno dei club più importanti al Mondo.