Nei giorni scorsi Musacchio ha raggiunto l’accordo con il Milan, senza ascoltare nessun’altra offerta: tipico atteggiamento di chi ha scelto la sua prossima squadra, in Serie A. Ma la musica finirà stasera, più o meno a mezzanotte, racconta La Gazzetta dello Sport, perché se i rossoneri non riusciranno a pagargli un biglietto di sola andata per San Siro sarà pronto a cambiare piano e quindi sondare anche proposte diverse da quella attuale.
Lo avrebbe fatto sapere chiaramente, tenendo sempre prioritario l’interesse della società di via Aldo Rossi ma avvisando i naviganti che il tempo di aspettare si è quasi esaurito. Dunque da domani in poi, salvo sorprese, il giocatore tornerà di fatto libero sul mercato e pronto a ritenere opportune eventuali promesse di squadra italiane e straniere. Il Milan sapeva che prima o poi questo momento sarebbe arrivato: classico inconveniente da blocco degli investimenti. Il punto è che l’operazione sarebbe definita: l’accordo col difensore c’è e non sarebbe un grosso problema arrivare ad un compromesso con gli spagnoli, pari a circa 25 milioni più bonus. Il problema è il solito e cioè che il Diavolo può finanziare un acquisto del genere in due modi: firmando il preliminare coi cinesi o vendendo Bacca.
Le novità di ieri sono state ufficialmente minime. Si era parlato di un incontro Fininvest-Galatioto per sbloccare i fondi destinati a Musacchio e scritto in Inghilterra di un interesse dell’Arsenal per l’attaccante colombiano (niente di concreto): ma nessuna conferma. Anzi, Carlos domani tornerà a Milano e in mancanza di sviluppi venerdì partirà insieme alla squadra in America per la tournée. Il Milan aspetta e intanto comincia a pensare a piani B al 25enne argentino, il quale invece potrebbe mettersi d’accordo con alcune formazioni inglesi oppure la Roma (volata in Spagna nel marzo scorso per discutere il prezzo con il Villarreal). Ora o mai più, forse.