Sarà uno dei calciatori che più avranno bisogno di dimostrare qualcosa e di riscattarsi dalla precedente stagione nerissima. Fu uno dei colpi della scorsa estate, uno dei più pagati dal Milan che aveva come obiettivo dichiarato quello di tornare almeno in Europa. Stiamo parlando di Andrea Bertolacci che, per varie ragioni, possiamo considerare a tutti gli effetti tra i peggiori dell’intera stagione rossonera. I venti milioni spesi dalla società per prelevarlo dalla Roma sembravano, già un anno fa, una follia, una cifra un po’ troppo alta per il vero valore del calciatore. Lo scarso rendimento sul campo e la difficile stagione disputata, tra prove incolore ed infortuni, hanno confermato tutti i dubbi dei milanisti e degli addetti ai lavori.
Ora, alla vigilia della sua seconda stagione in rossonero, Bertolacci avrà la possibilità di giocarsi la sua seconda e, senza ombra di dubbio, ultima chance. Il calciatore non può essere messo sul mercato perché il prezzo del suo cartellino e la mancanza di richieste, lo rendono a tutti gli effetti incedibile. Prima di essere svenduto nella prossima estate, quindi, il Milan ha il dovere di rilanciarlo, o almeno di provarci, per non subire una minusvalenza troppo marcata. A tal proposito, Vincenzo Montella potrebbe essere l’allenatore ideale per provare a compiere questo miracolo. Il suo calcio è sempre stato caratterizzato da centrocampisti/mezzale di qualità che si sono sempre espresse benissimo e, proprio per questo, l’ex Genoa e Lecce potrebbe trovare le giuste motivazioni.
Un’altra carta da giocarsi, inoltre, può essere rappresentata dalla differenza di pressione mediatica e psicologica attorno al calciatore. I venti milioni spesi per l’acquisto del suo cartellino, infatti, forse hanno pesato anche inconsciamente su Bertolacci che non ha retto la pressione e non è riuscito ad esprimersi al meglio. Quest’anno, invece, nessuno si aspetta nulla da lui, i tifosi non lo considerano un titolare e non ripongono speranze sulle sue giocate. Questo partire così in sordina, benché un po’ frustrante, potrebbe rappresentare l’elemento di svolta nella carriera rossonera di Bertolacci che ha tanto da dimostrare, ma poco da perdere e un allenatore che non lo considera una causa persa in partenza.