Dio salvi Donnarumma. E il Milan, più prosaicamente, faccia il possibile per tenerselo stretto il più possibile. Spesso viene dimenticato, tra la trattativa con i compratori cinesi e il desiderio di nuovi calciatori, ma veste il rossonero uno dei talenti più puri e cristallini in giro per il mondo: il numero 99, portiere con doti atletiche, tecniche e mentali fuori dal comune. Tanto più per un ragazzo di appena 17 anni. In un Diavolo povero di campioni, a brillare più di tutte è la stella di Gigio. E in via Aldo Rossi non si sta perdendo tempo: Galliani ha iniziato i lavori per il rinnovo contrattuale del portierone con l’agente Mino Raiola, scafata “volpe” del calciomercato mondiale. Non ci saranno problemi a trovare l’accordo sulla durata e sulla natura economica del vincolo, con il Milan che farà un’importante e intelligente mossa per blindare il futuro.
Montella avrà un lavoro delicato e significativo: insegnare a questa squadra a giocare a calcio. Un processo che dovrà passare anche per una pesante rinfrescata della rosa, con una rifondazione in piena regola che tuttavia poggerà su basi solide: Donnarumma in porta e Romagnoli al centro della difesa. Sono loro i primi elementi di una spina dorsale da completare dal tanto agognato centrocampista di qualità e da una punta (che possa essere Lapadula?). E forse, tra i due, il fiore all’occhiello è proprio il portiere di Castellammare di Stabia: rossonero nel cuore, prodotto del vivaio del club e campioncino già decisivo per le sorti della squadra. Le offerte astronomiche arrivate da tutta Europa – le big di Liga e Premier League farebbero carte false per averlo, ndr – sono state rispedite al mittente: il Milan 2016/2017 avrà in copertina il volto fresco ed entusiasta del suo “99”.
La prossima stagione, per Donnarumma, dovrà essere quella della consacrazione. E sarà, per forza di cose, anche la più complicata: chiamato a confermare gli straordinari colpi che ha mostrato all’esordio e a proseguire spedito nel suo processo di crescita, iniziando l’anno da titolare fisso e inamovibile. E, soprattutto, senza due mostri sacri come Abbiati e Diego Lopez. Due portieri di personalità e carriere straordinarie, ma soprattutto due riferimenti per il giovane Gigio dentro e fuori dal campo. Mantenere equilibrio nella vita privata e professionale sarà un po’ più difficile senza due esempi come Abbia e lo spagnolo, ma sarà condicio sine qua non per continuare a stupire. In attesa di capire chi sarà il suo vice (Padelli, il fratello Antonio e l’ex Amelia i profili più chiacchierati), una cosa è certa: il Milan di Montella si formerà attorno al suo fenomenale portiere.