Quanti altri rossoneri dobbiamo macchiare e marchiare come allenatori scadenti? E non solo, da glorie rossonere andrebbero difese e coccolate, non solo dai tifosi, ma soprattutto da una società al quale hanno dato tanto. Inzaghi, Seedorf e ora Brocchi. Tutti molto voluti da Berlusconi, tutti abbandonati in una gestione vacillante e infine scaricati indegnamente come bidoni. Il trend non migliora e la condizione di Cristian Brocchi potrebbe finire come i suoi predecessori: in palmo di mano del presidente ma snobbato dalle altri componenti in fase decisionale, tant’è che anche Silvio Berlusconi gli ha chiesto di attendere. Ma fino a quando si può rimandare la preparazione di una stagione di ripartenza?
Brocchi, un po’ per orgoglio, un po’ per stizza, ha sollecitato la decisione, soprattutto dopo l’acquisto di Lapadula, del quale lui stesso aveva chiesto ma del quale non è stato nemmeno informato. La protezione di Berlsuconi sembra un velo sottilissimo che Brocchi sta cercando di togliersi di dosso per non finire oscurato e infine lasciato nel dimenticatoio. I suoi nemici all’interno della società paiono essere due: Adriano Galliani vorrebbe ripartire nuovamente da zero, magari con Marco Gianpaolo per dare una direzione chiara all’assetto di gioco e magari inserire qualche pedina ex-Empoli che al Milan fa gola in ottica “italiani e giovani”. Poi c’è la misteriosa cordata cinese, che un giorno blocca il mercato e il giorno dopo arriva Lapadula, che sembra tutto fatto e il giorno dopo Berlusconi decide; sta di fatto che i cinesi vorrebbero alla guida del Milan un allenatore di stampo internazionale, magari straniero e con un’esperienza di livello europeo per riportare il diavolo in Champions. Al momento, però, al 27 giugno il Milan si gode le vacanze senza un comandante per il futuro. E soprattutto con un caos proprio là dove i piani dovrebbero essere chiari.
Una soluzione che metterebbe tutti d’accordo ci sarebbe: come rilanciato ieri sera da Sky Sport, il nome di Vincenzo Montella sarebbe tornato in pole position. Tutti d’accordo, insomma, a lasciare le redini del Milan all’allenatore ex-Fiorentina e attualmente alla Sampdoria. Con un gioco chiaro in testa, esperienza europea sia da giocatore sia da tecnico e quel rumors che lo vuole simpatizzante rossonero fin da bambino che ogni tanto rispunta. Al momento nessuna decisione, non senza fretta, anche perché una scelta il prima possibile sarebbe gradita a tutti, specialmente ai tifosi: che poi siano d’accordo in cima staremo a vedere.