Scintille fra il Milan e i cinesi, per il Corriere dello Sport. Il motivo? Ai nuovi investitori non è piaciuto l’ingaggio di Lapadula, perché preferivano e pretendono acquisti di livello internazionale. Se possibile, la questione allenatore diventa sempre più complicata: Berlusconi vota Brocchi, Galliani vuole Giampaolo e la cordata, dopo aver perso Emery, adesso spingerebbe per De Boer. Quando mancano sei giorni alla scadenza dell’esclusiva.
Per venerdì 1 luglio è stato garantito che verrà annunciato il nome del nuovo tecnico, nel frattempo l’affare per la cessione della maggioranza della società prosegue ma non proprio senza intoppi. Quindi, in vista di una condivisione degli obiettivi di mercato e della scelta per la panchina, si sta pensando di mettere nero su bianco un codice comportamentale che regoli le varie vicende. Le parti vorrebbero (e dovrebbero) concordare insieme ogni mossa e da via Aldo Rossi assicurano che l’acquisto del bomber del Pescara ha ricevuto la condivisione dei potenziali soci. Ma c’è il sospetto che i compratori orientali siano stati spiazzati dai tempi brevi in cui ha lavorato l’AD rossonero per piazzare il colpo: Lapagol, infatti, non soddisferebbe a priori le ambizioni made in China.
La forza e la convinzione con le quali il presidente si è ripresentato sulla scena del mercato estivo per strappare il classe ’90 alla concorrenza fa chiaramente capire che è più che mai motivato a mantenere la leadership del suo Diavolo, continuando ad esserne il sicuro e insindacabile protagonista.