Uno dei punti fermi, uno delle basi da cui ripartire, uno dei pochi a salvarsi nel naufragio generale delle ultime due stagioni. Giacomo Bonaventura si sta godendo qualche settimana di vacanza, anche per smaltire un po’ l’amarezza della mancata convocazione agli Europei che la Nazionale italiana sta disputando in Francia. Questo sposta l’attenzione verso un altro nodo legato all’esterno rossonero. La sua permanenza a Milano non è mai stata messa in discussione da nessuno, ma le ultime settimane della stagione hanno fatto trapelare qualche suo dubbio a riguardo. Il calciatore non escludeva niente, anzi ammetteva di doversi guardare intorno o comunque di vedere lo sviluppo delle varie situazioni legate a lui ed alla società .
Questo non significa che Bonaventura è sul mercato o che qualcuno voglia sbarazzarsi di lui, ma di certo niente può essere considerato certo, soprattutto se per lui dovesse arrivare un’offerta importante. Il Milan comunque non vuole farne a meno, i tifosi lo riconoscono come uno dei pochi degni di poter indossare quella maglia e Jack non ha mai fatto mancare impegno e amore per i colori rossoneri. Di fronte ad una sua permanenza, che se non la si può considerare al 100% non può comunque scendere sotto al 90, fa da contraltare la questione tattica. Al momento per la panchina del Milan sembra essersi ridotta a due la rosa dei contendenti: Cristian Brocchi e Marco Giampaolo.
Che a spuntarla sia uno o l’altro, però, si passerà quasi certamente al 4-3-1-2, modulo con cui il primo ha schierato il Milan nell’ultima parte di stagione e con cui il secondo ha sempre giocato nelle sue squadre. Un modulo, quindi, che non prevede esterni offensivi, ruolo in cui Bonaventura si esprime meglio. Con questo sistema di gioco c’è bisogno di un trequartista e di due mezzale a centrocampo. L’ex giocatore dell’Atalanta, quindi, dovrà adeguarsi a scalare a centrocampo e difficilmente sarà riprovato da trequartista, ruolo in cui dovrebbe arrivare uno tra Franco Vazquez e Riccardo Saponara. Un nuovo inizio quindi per Jack, magari non il preferito, magari non proprio il suo, ma di certo qualcosa che può tranquillamente fare senza problemi.