Fine della corsa? Dopo due anni e mezzo in rossonero, il giapponese Keisuke Honda potrebbe dire addio ai rossoneri. Le ultime parole del nipponico lasciano poco spazio all’interpretazione: “Ho giocato nel Milan per più di due anni ma non sono soddisfatto delle mie prestazioni – ha dichiarato qualche giorno fa a Sky Sport -. Non sono sicuro che vogliano tenermi e io non sono sicuro di restare: ora non posso dire quale sarà il mio futuro”. Di certo non sono parole d’amore verso il club e non sono nemmeno le prime. Già a gennaio si era profilato un’ipotesi di cessione e già in passato alcune sue dichiarazioni avevano fatto presagire continui mal di pancia ed insofferenza nei confronti della società.
Il suo contratto scadrà nel 2017 e nelle settimane scorse si sono fatti i nomi di West Ham e Tottenham come possibili acquirenti del trequartista. Sembra profilarsi l’ipotesi Premier quindi, ma queste offerte esistono davvero? Al momento di concreto non c’è nulla e, nonostante la sua propensione nel cercare fortuna altrove e la probabile volontà del Milan di fare cassa con la sua cessione, se non arrivassero vere offerte, il giocatore resterebbe a Milano. Le sue dichiarazioni, molto probabilmente, sono anche figlie della voglia di dare una svolta al dialogo per il rinnovo per non trovarsi nella situazione di essere in scadenza tra un’estate. I continui mal di pancia, però, potrebbero solo avere un effetto boomerang per lui.
Il giocatore potrebbe comunque far comodo nella prossima stagione in un Milan rivoluzionato, ma anche nel possibile ItalMilan che vedrebbe ancora Brocchi e Berlusconi protagonisti. Nella stagione appena conclusa si è dimostrato prezioso per abnegazione, voglia e capacità di adattamento, certo non sarà un fenomeno, ma è sempre stato apprezzato dal suo allenatore di turno. Queste dichiarazioni, però, potrebbero far indispettire l’ambiente ed i suoi compagni che nello spogliatoio potrebbero vederlo con un occhio diverso. L’estate è ancora lunga e tutto può succedere, ma per Honda potrebbe non cominciare sotto i migliori auspici, a meno che non arrivasse davvero una cessione.