Ora, viste le condizioni di Berlusconi, l’operazione chirurgica al cuore in programma martedì e il recupero (almeno un mese), cosa accadrà alla cessione del Milan ai cinesi? I tempi sono inevitabilmente destinati ad allungarsi, perché è davvero impensabile che il presidente dia il suo “sì” nei giorni che lo separano dall’intervento al San Raffaele.
Per proseguire l’affare, Silvio ha chiesto di poter visionare la completa stesura del contratto ma ancora manca chiarezza su alcuni aspetti legali e tecnici: soprattutto vuole per iscritto l’impegno dei nuovi investitori determinate cifre (100-200 milioni) nei diversi anni a seguire. Insomma pretende un progetto serio, ambizioso e ricchissimo prima ancora di passare la mano, pur rimanendo – nel breve periodo – all’interno della società come presidente onorario. Al momento al Cavaliere mancano dettagli e risposte, quindi sarà difficilissimo, spiega Tuttosport, che consegni presto il via libera all’AD Fininvest, Cannatelli, per firmare il preliminare di vendita. Serve aspettare, anche se le parti andranno avanti a lavorare come sempre.
Dipende dal decorso ospedaliero, però adesso è scontata la proroga dell’esclusiva. Scadeva il 15 giugno, era già prevedibile slittasse al 20 dopo il ballottaggio elettorale e adesso è quasi certo che si vada verso la fine del mese.